La Svizzera è una fucina talvolta impensabile di vecchie bands, magari non gloriose, ma che possono ravvivare le giornate di noi poveri Proggofili. Di questi RSC avevo solo sentito parlare, essendo il loro unico LP meta ambitissima per collezionisti, ma l'ascolto della ristampa mi fa ancora una volta rallegrare della vena progressiva degli amici elvetici (aspettando la ristampa dei Flame Dream...). Il gruppo in questione era praticamente italiano, essendo stanziato a Chiasso, e i nomi dei musicisti hanno tutti assonanze familiari; non stupirà più di tanto se il disco non è così dissimile da certe produzioni italiche, tipo PFM o Corte dei Miracoli. Il gruppo che ci viene maggiormente alle labbra, ascoltando questi 4 brani, sono i Van Der Graaf Generator, sia per la timbrica del cantato (sulle note più alte), sia per la ruvidezza di certe sonorità, per i suoni d'organo e un po' per l'atmosfera generale. Manca tuttavia molta della componente drammatica e quasi sofferente della musica dei VDGG, in favore di una erta gioiosità più mediterranea che, appunto, ci porta verso la PFM. La registrazione, pur ripulita dall'opera di rimasterizzazione, risente un po' dei limiti dell'autoproduzione, ma il disco a mio parere è validissimo e meritevole di attenzione particolare.