"Viaggio" esce nel 1970 e si avvale della fondamentale partecipazione di Mauro Pagani; vince il premio della critica discografica e conquista il consenso del pubblico più giovane grazie ad una struttura musicale semplice, di facile presa ed a testi mirati a problemi esistenziali molto in voga in quegli anni quali la fuga dal focolare domestico, la ribellione, e via di seguito. Affianca strumenti acustici a tecnologia elettronica, scelta che caratterizza il lavoro e va a costituirne le due anime: lineari canzoni cantautoriali e ricerca di sonorità particolari attraverso l'elettronica. Entrambe le strade sono seguite con spiccata personalità tanto da far pensare a semplici rotte solo indicate... la strumentazione limitata a chitarra acustica, violino, flauto, percussioni e, marginalmente, piano è gestita da ROCCHI con spunti che risulterebbero trasgressivi in un'ottica cantautoriale ed allo stesso modo la ricerca di suoni si limita alla creazione di questi senza un vasto utilizzo come ne fece, ad esempio, BATTIATO. Ne trae origine un lavoro pacato, lineare, non inquadrarle come prog; un cantautorato di alto livello cosparso da accenni di ricerca e, per l'epoca, sicuramente libero da vincoli e cliché... una sorta di eccellente Art Music.