Home
 
ANDREW ROUSSAK No trespassing autoprod. 2007 GER

Andrew Roussak è un pianista e compositore russo, trapiantato artisticamente in Germania. I suoi studi, sicuramente d’impronta classica, uniti ai suoi gusti rock e prog gli hanno consentito di partorire questo lavoro, ove tutto questo salta fuori piuttosto decisamente.
La sua scheda biografica ci dice essere un trentottenne con non molta discografia alle spalle, ma con lavori che spaziano dal pop, al rock, alla new age, alla musica per teatro. Quanto detto confluisce in questo “No Trespassing” composto di dieci brani tra i tre e setti minuti. Titoli, testi e intenzioni rimandano ad un altro personaggio folgorato sulla via di Damasco (Neal Morse).
Questo CD mi ricorda la pallina del flipper, vagante tra rimbalzo e rimbalzo, ma che ha solo voglia di finire giù nel buco. I rimbalzi fanno accendere un po’ di Pop-AOR alla Mike and the Mechanics o Genesis di Invisibile Touch ("No Trespassing", "Lost In The Woods"), un po’ di musica di Bach riveduta in chiave Pop, con gusto discutibile, ma con tecnica da vendere ("Prelude", "Jesu", "Joy Of Man's Desiring"), qualche momento Rock in stile Boston, Styx, Journey ("Rhythm Of The Universe"), un esercizio pianistico di atmosfera e dimostrativo di capacità veramente grandi ("All Good Things"), un blues povero negli intenti e poverissimo nei risultati ("Do Without Me"), uno slow d’atmosfera in sapore di musical americano ("Maybe") e due brani prog: il primo "Wartime Chronicles" ricco di bei momenti con assolo di qualità e (purtroppo) qualche breve accenno metallico a doppia cassa, brano che nella sua globalità mi ricorda gli svizzeri Deyss e il secondo "Vivace Furioso" in forte odore di Oliver Wakeman/Clive Nolan.
Complessivamente mi viene in mente uno Wakeman lievemente rinfrescato nelle idee, e sempre ben consapevole che le strizzate d’occhio al pop fanno vendere di più. Alla fine dell’ascolto (seppur ripetuto) cosa resta? Un tastierista dotato di grande tecnica, un ottimo cantante, sullo stampo di Paul Carrack e qualche momento prog, diciamo un 10% del totale del CD … disco d’ascolto facile, facile, facile, la pallina del flipper è tornata nella buca.

 

Roberto Vanali

Italian
English