Dal Nord Irlanda il trio dei Revivor, formato da Bill Vail (basso, tastiere e voce), Micky Kerr (batteria) e Des Doherty (chitarra), ci presenta questo breve EP di quattro brani per un totale di circa un quarto d’ora di musica. Possedendo uno studio di registrazione il gruppo può agire con la massima libertà ed organizzare il proprio lavoro senza pressioni. La loro musica è carica di un’energia che proviene sia da certe esperienze degli anni ‘70 di psichedelia, hard e southern rock, sia dagli scenari alternativi di un ventennio dopo, sfiorando anche il prog-metal. L’apertura è affidata alla title-track, subito ruvida, ma senza eccessi, che mostra la voglia della band di esibirsi in un rock moderno, che abbia anche un certo tiro, ma che non perda di vista certe basi del passato. A conferma arrivano “Risk bipolar” e “Messiah”, con ritmi rocciosi, riff imponenti e melodie lunatiche, che fa capire che la band ha assimilato bene le lezioni di Black Sabbath, Lynyrd Skynyrd, Primus, Tool e Mars Volta e che questo mix di influenze diverse permette di proporsi con una certa personalità. Più spedita e più vicina a certo prog-metal la conclusiva “Diablo Amigo”. Un buon gruppo, forse non del tutto adatto a queste pagine, ma che sa coinvolgere e che presenta un prodotto interessante per chi voglia ascoltare un buon lavoro di sano ed energico rock.