Questo trio ci propone un album delicato a tratti ma anche ricco di sinfonismi accattivanti. Senza dubbio i primi riescono a catturare più dei secondi che, per quel che mi riguarda, mi paiono un po' scontati e di certo non diversi da molte altre cose già sentite, ancorché non da disprezzare quanto ad efficacia. Dove però le ritmiche si fanno un po' più pacate ed intimistiche, la vena malinconica brasileira prende il sopravvento e non si fa disprezzare (pensate a un Toquinho Prog). Il clou dell'album dovrebbe essere la suite finale "Solis invictus mitra", un alternarsi di situazioni però non riescono a decollare con decisione. Un album discreto, direi sufficiente anche se non entusiasmante, in definitiva.