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SUSTAINED IN JADE Sketching the perfect view autoprod. 2002 USA

Questa band di Baltimora esordisce con un CD ben realizzato, ancorché autoprodotto, e dinamico, benché non esattamente appetibile per i palati di chi concepisce il Prog in maniera più tradizionale. I Sustained In Jade sono tre ragazzi e una ragazza che propongono un rock dinamico, come dicevo, con tocchi di Prog metal e sound alternative, tutto in un contesto di ascolto piuttosto agevole e d’impatto. Talvolta (specie nella traccia 8) non siamo lontani da certe cose degli Echolyn, benché l’accostamento con questa band appaia irriguardoso e riguardi solamente l’aspetto esteriore di certe melodie ed intrecci. I cantati maschile e femminile si alternano spesso ma raramente s’intrecciano, rappresentando comunque un’arma a favore della band; per il resto è difficile parlare molto di un disco che ha sicuramente molti pregi ma non quello della magia e dell’atmosfera. Per quanto riguarda la voce creatività invece la band si barcamena piuttosto bene, sapendosi creare un suono piuttosto originale e tutto sommato gradevole. Il disco arriva alla sua conclusione in un lampo e appena ci accorgiamo del passare del tempo; abbiamo passato 42 minuti piuttosto piacevolmente ma ben poco ci resterà di essi.

 

Alberto Nucci

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