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SOY SOY Liquid LiMohe 2006 BEL

Gruppo solo marginalmente connesso al prog, propone, secondo quanto indicato dallo stesso gruppo, un melting pop di ispirazione medievale, che viene definito Magik-pop e dove troviamo AOR, AAP, Celtic Fusion, Worldbeat, Trad, Dream-Pop, Electronica, Progressive, Heavenly, Ambient, Etno e Post-Punk. Un calderone al quale corre obbligo, dopo aver sentito il disco, inserire anche la new wave degli anni ’80, specie di stampo scandinavo e passione decisa degli autori.
La band, proveniente dal Belgio, si propone come trio, con Cécile Gonay violino e voce, Franck "Wiz" Marchand basso e voce, batteria e percussioni, Sébastien Lhoest tastiere.
Un’ora di intrattenimento disimpegnato con molti riferimenti a Dead Can Dance, Kate Bush, Depeche Mode, Peter Gabriel della World Music e XTC in qualche scelta ritmica. I suoni molto moderni e accattivanti dominati da tastiere elettroniche, un violino molto filtrato e voci alternate tra maschili e femminili. In tal senso la voce femminile risulta altissima e pulita, l’impatto con certi vocalizzi è veramente particolare, ma alla lunga un po’ fastidioso, specie nelle parti dove la scelta melodica punta verso suoni etnico orientaleggiante.
Tra i brani migliori la dolcissima e cantilenante “Sintare Sadio”, la danza araba di “Silla”, la medio lunga “Into the Wild” con movimenti un po’ più complessi e parzialmente avvicinabili a stilemi prog.
Nel complesso e riferendosi ad un genere sicuramente diverso e meno impegnativo, un disco che scorre piacevolmente e che posso consigliare agli amanti di suoni delicati ed eterei un po’ sullo stile dei gruppi citati.
E’ da sottolineare, infine, che l’etichetta non ha scopo di lucro, ma si presenta come etichetta benefica. Chi dovesse comprare il CD sappia che gli autori non percepiranno nulla.

 

Roberto Vanali

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