Home
 
SETNA Cycle I Soleil Zeuhl 2008 FRA

Nel 2004 i Setna destarono l’attenzione degli amanti della musica zeuhl con alcuni brevi estratti di brani messi a disposizione sul loro sito internet. Gli unanimi consensi ricevuti facevano presagire grandi cose e chi aveva ascoltato quei frammenti ha subito desiderato con ansia un loro disco ufficiale. Ci sono voluti quattro anni di attesa e pazienza e la pubblicazione da parte della benemerita Soleil Zeuhl per poter ascoltare l’esordio di questo sestetto francese, ma ne valeva decisamente la pena, perché l’album “Cycle I” è bellissimo! Per l’occasione, più che i Magma, il punto di riferimento principale può essere visto negli Offering. La proposta dei Setna, infatti, è orientata non tanto su potenza e maestosità, quanto su un sound più soffuso e indefinito, più riflessivo, più conturbante, più jazzistico. Il disco è composto da nove magnifiche tracce, spesso legate l’un l’altra senza soluzione di continuità, in cui i musicisti sanno come ammaliare: i ritmi (dettati dal drummer Nicolas Candé e dal bassista Christophe Blondel) sono intriganti e mai sopra le righe ed a guidare troviamo una coppia di tastiere dai suoni un po’ vintage (Fender Rhodes e minimoog, suonati da Florent Gac e Nicolas Goulay), con incisivi innesti di un sax quasi softmachiniano (ad opera di Guillaume Laurent). A completare il quadro c’è la bella ugola di Natacha Jouët, che, lontana da asperità kobaiane, punta su un “non linguaggio” fatto di vocalizzi e canti che lei stessa definisce come “onomatopeici” ed il risultato raggiunto è decisamente attraente. Per l’intera durata del cd si mantengono queste atmosfere eleganti, che partono sempre dai maestri, con quella grazia insegnata dagli Offering anni fa, ma presentate con fortissima personalità. Lontanissimi, quindi, dalla violenza e dalla frenesia tipica dei colleghi del Sol Levante (à la Koenjihyakkei e Ruins, per intenderci), i Setna puntano su queste sonorità maggiormente calorose ed avvolgenti e le composizioni più lunghe (“Intuition” e la conclusiva “Unité”) sono meravigliosi esempi della loro arte e delle evoluzioni musicali di cui sono capaci. Lente introduzioni, con ritmi appena accennati, magiche unioni di tastiere, che creano scenari suggestivi, incrementati dalle affascinanti parti vocali; poi i crescendo, le raffinate fughe strumentali, le accelerazioni non spericolate, gli abili momenti solistici, la vena malinconica mai accentuata e mai opprimente… Ogni cosa è al posto giusto, ogni tassello si incastra alla perfezione con gli altri e mai più appropriato è stato l’appellativo di “celestiale” per una proposta zeuhl. Straordinaria, inoltre, la breve apparizione dell’ospite James Mc Gaw (musicista noto per la sua militanza nei Magma recenti, negli One Shot e in vari altri progetti), che nella citata “Unité”, posta in chiusura del cd, regala un guitar-solo trascinante e di rara bellezza. Che altro dire se non che sarebbe un delitto per i seguaci dello zeuhl non avere nella propria collezione “Cycle I”?

 

Peppe Di Spirito

Collegamenti ad altre recensioni

SETNA Guérison 2013 

Italian
English