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THE SYN Live Rosfest (CD+DVD) Umbrello Records 2015 UK

Correva l’anno 1965, quando la R&B band londinese chiamata High Court registrava significativi cambiamenti nel suo interno e mutava il proprio nome in The Syn. Da lì a poco, il gruppo del cantante Steve Nardelli avrebbe accolto tra le sue fila musicisti provenienti dai The Self, tra cui il tastierista Andrew Jackman ed un bassista di nome Chris Squire. Il gruppo era finalmente pronto per un’attività live, tipo il concerto alla scuola di Kingsbury County. Ben presto, il chitarrista John Painter sarebbe stato rimpiazzato da Pete Banks e dietro le pelli sarebbe andato a sedere l’islandese Gunnar Hákonarson (purtroppo poi deceduto). La musica, guidata da Nardelli e Jackman, cominciò a virare verso la psichedelia, proponendo composizioni proprie e la pubblicazione di due singoli nel ’67. Proprio quell’anno, si verificò la scioglimento del gruppo. Un episodio che col senno del poi si sarebbe rivelato di importanza storica. Squire e Banks, infatti, sarebbero confluiti nei Mabel Greer's Toyshop, cioè l’embrione dei primi Yes. Per quest’ultimi, ci penserà la Storia a farsi da portavoce; Nardelli e Jackman, invece, di tanto in tanto produrranno altri singoli (a volte coadiuvati dallo stesso Squire). Per farla breve, con un gran balzo si arriva al 2004 ed il gruppo – in qualche maniera – viene rimesso insieme dopo un’intervista dell’anno precedente. Anche Jackman è ormai volato a miglior vita e quindi assieme a Nardelli rimane Banks. Per il ruolo di bassista si era anche parlato di John Wetton, ma in quel contesto partecipò invece Steve Gee dei Landmarq. Una breve parentesi, che durante il medesimo anno sarà il preludio del ritorno definitivo. Banks rinuncia ad andare avanti, ma a quel punto è Chris Squire a fare il suo ritorno. Un intenso 2005 avrebbe visto la nascita di “Syndestructible” ed una certa attività concertistica, girando anche con Steve Howe ed altri della famiglia Yes. In formazione sarebbe entrato pure il batterista Alan White, prima della nuova grande scissione e della ricostituzione di un gruppo totalmente differente da parte dell’instancabile Nardelli.
Ne avrebbero cose da raccontare i tanti musicisti passati per i The Syn. A partire da quel “Big sky” che nel 2008, a sorpresa, tanto piacque alla critica. “Live Rosfest” del 2009, pubblicato poi nel maggio 2015, mostra proprio questa formazione rinnovata, con Francis Dunnery (It Bites ed anche con Robert Plant) alla chitarra acustica e cori, che assieme al tastierista Tom Brisling (andato in tour con gli stessi Yes) costituisce il nucleo su cui Nardelli può proporre la sua “nuova” musica. Viene così riproposto il vecchio singolo “14 hour Technicolor Dream” come apertura di concerto, oltre ad altri pezzi come l’energica “Grounded” o la decisamente hippy “Flowerman”. In generale si tratta di un prog (se proprio così ci si vuole sforzare a chiamarlo) che guarda in maniera decisa al pop, se non addirittura a certi aspetti della new wave come su “New Reality”. Per quanto riguarda i brani più recenti, fanno una discreta impressione quelli più orientati alla melodia immediata, come “Milo”, la più gagliarda “Running Out of Time” (strana la similitudine per lunghi tratti con “Three Pistols” dei canadesi The Tragically Hip…),“Devils and Demons”, “Madonna and Child” e “The Reason”. Secondo qualcuno, si tratterebbe di una strada simile a quella intrapresa dai medesimi Yes soprattutto con Trevor Rabin. Di certo, il tipo di approccio sviluppato vede come conseguenza naturale la collaborazione iniziata da un po’ di tempo tra Steve Nardelli ed i Moon Safari, dalla quale a breve scaturirà la pubblicazione di un album nuovo di zecca. La perla di questo live, comunque, è sicuramente “Kings, Clowns, Cardinals”; un pezzo lungo oltre tredici minuti, ben arrangiato, che con la sua melodia costante rimane sempre vivo e risulta contraddistinto da continui botta e risposta solisti di ciascuno degli strumenti coinvolti – presenti in formazione anche Brett Kull e Paul Ramsey, chitarrista e batterista degli Echolyn –.
Il DVD si compone di due documentari in cui si parla della storia dei The Syn e della gestazione delle composizioni con i vari protagonisti coinvolti (ci sono anche i sopra menzionati Moon Safari, nel mezzo). Nulla di particolare a dir la verità, se non fosse per la presenza di Chirs Squire, probabilmente l’ultima sua apparizione prima della morte avvenuta per leucemia. Ironia della sorte, Nardelli in un’intervista aveva espresso il piacere di tornare a suonare proprio con il vecchio amico di un tempo.
Ricordando che nel frattempo se ne è andato anche Pete Banks, non si può non constatare che le memorie di quel tempo che fu sembrano definitivamente consegnate alla voce pacata di Steve Nardelli. Leader della band già da quel lontano anno 1965. E tutto sembra così tornare con apparente semplicità al suo posto, cioè al lontano punto di partenza da cui nacque una storia… che avrebbe ben presto dato vita a tante altre successive (belle) storie.


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Michele Merenda

Collegamenti ad altre recensioni

CONSPIRACY The Unknown 2003 
THE SYN Syndestructible 2005 
YES Keys to ascension 1996 
YES Keys to ascension 2 - Open your eyes 1997 
YES The ladder 1999 
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