Con ancora le orecchie memori dello splendido “Never Since”, uscito appena l’anno precedente, le prime note che ci assalgono quando mettiamo questo CD nel lettore ci costringono a toglierlo immediatamente per controllare se il nome che c’è scritto sopra sia effettivamente quello degli Scarlet Thread. No, non è possibile… ci hanno fatto uno scherzaccio e lo hard rock che ci assale le orecchie è opera di qualche altro gruppo, magari un omonimo. Ma sì, dai… ho sbagliato io e chissà cosa mi sto ascoltando.
No, purtroppo; questo è il gruppo di Jani Timoniemi… e accanto a lui c’è ancora l’altro chitarrista Sami Hiltunen. Sì, sono proprio gli Scarlet Thread, anche se accanto ai due i nomi sono completamente cambiati: non c’è più la splendida voce di Mari Vuoritie, il bel flauto di Pekka Elsilä e, più in generale, il bellissimo Prog folk che ci aveva affascinato nei tre album precedenti, in special modo, appunto, nel precedente.
Incredibile come, a distanza appunto di un solo anno, le cose siano potute cambiare così; Jukka Nummi è il nome del nuovo vocalist e la sua prestazione vocale è sicuramente adeguata al nuovo corso della band, fatta di rock’n’roll trascinante e costantemente up-tempo, di quello che farebbe le gioie di un’emittente radiofonica americana e che potrebbe accompagnare un film ambientato sulla Route 66. La lunghezza dei 5 brani è illusoria; non c’è praticamente traccia di armonie Prog, se non si vuole annoverare tra queste i tappeti tastieristici che fanno giusto da collante alle evoluzioni delle chitarre e del cantato o qualche timida atmosfera più composita (non usiamo il termine complessa) e psichedelica nell’ultima traccia.
Senz’altro il risultato è divertente, coinvolgente se si vuole, ma mi si perdonerà se vi consiglio caldamente di starne lontani, consiglio che diventa obbligatorio se avete avuto già modo di conoscere ed apprezzare i primi album degli Scarlet Thread. Per quanto mi riguarda, la chiudo qui.