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TRIODE On n'a pas fini d'avoir tout vu Futura Red 1971 (Mellow 2001) FRA

Ristampa di questo gruppo francese poco conosciuto e formato da Pierre Chereze alla chitarra, Pierre Yves Sorin al basso, Didier Hauck alla batteria e Michel Edelin al flauto. Con questa line-up i Triode realizzarono "On n'a pas fini d'avoir tout vu" nel 1971 ed è il flauto lo strumento guida delle 9 composizioni presenti in quest'album. I brani sono tutti strumentali e di breve durata: se si eccettua "Chemney suite" che chiude il CD con i suoi 8'17'', la track più lunga è l'opener "Magic flower" che raggiunge i 5'32''. La musica è completamente immersa nei suoni e nelle atmosfere del periodo fine anni '60-inizio '70, quando il progressive muoveva i suoi primi passi. La band si cimenta così in un sound ricco di toni jazzati e con qualche rimando alle esperienze canterburiane, senza dimenticare qualche acidità di discendenza psichedelica. Inoltre, come spesso accade quando c'è un flautista a dominare la scena, emerge di tanto in tanto anche l'influenza di Ian Anderson, mentre nei rari momenti in cui non è Edelin a recitare il ruolo principale, è il chitarrista Chereze a mettere in mostra le sue doti con carismatici guitar-solos. Il giudizio finale è positivo: l'album è decisamente riuscito e si mostra accattivante già al primo ascolto, e racchiudendo tutto il fascino di quegli anni, può rappresentare una scoperta estremamente piacevole.

 

Peppe Di Spirito

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