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TRYPTIC Rabble gadgets divine Talkin' Tools 1998 USA

E' un colpevole ritardo, lo so... tanto più che adesso sta per uscire il secondo album di questa band americana emigrata in Friuli. Non vorrei però che qualcuno si lasciasse scappare un disco che, per la sua scarsa circolazione, non è stato granché pubblicizzato in giro. Non pensate ad un gioiello imperdibile e sconosciuto, ma ad un lavoro molto interessante di Prog senza compromessi, dalle sonorità tipicamente americane, un po' EL&P un po' VDGG, intricato e pazzoide ma capace di prodursi anche in brani più ad ampio respiro. L'eventuale influenza italiana che uno potrebbe quanto meno sospettare data la permanenza tra le nostre lande dei Tryptic è inesistente. L'ascolto mi riporta alla memoria i grandi del Prog a stelle e strisce, tipo Mirthrandir, Polyphony o i più recenti Somnambulist. E' un Prog senza compromessi, fatto di fughe di tastiere, cantato tormentato e fuori di testa, ritmiche spezzate ed intermezzi clowneschi. Un gran bel disco, in sostanza, che val la pena ricercare.

 

Alberto Nucci

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