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LA TULIPE NOIRE |
Shattered image |
Musea |
2000 |
GRE |
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Guardando la loro copertina si può avere l'idea che si tratti degli ennesimi cloni dei Marillion. Fortunatamente non è così. la loro musica comunque porta le influenze del new prog e visto gli effetti del genere negli ultimi anni qualcuno starà già storcendo il naso. Onestamente anche in quest'album non ci sono grandi sorprese, lo sfondo melodico nasce da tastiere e piccoli passaggi di piano mentre i fraseggi di chitarra sono sempre dolci e pacati. Questa premessa, anche se classica, non deve essere certo un deterrente anzi possiamo dire che la musica in sostanza, si fa ascoltare piacevolmente. Anche in questo caso i riferimenti sono dei più ovvi e questo può in certo senso diminuire la curiosità. A variare un'pò la situazione troviamo una voce femminile poco più che sussurrata. Nessuna particolare estensione vocale o interpretazione, ma delicata. Gli ascolti ripetuti possono portare quella stabilità degna di un prodotto ispirato al classico ma dignitoso. Senza troppi giudizi ci rendiamo conto del loro voler essere depositari di un progressive semplice e per nulla pretenzioso. E così sia!
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Gerald Crich
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