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La storia dei Twelfth Night è quella di un gruppo sfortunatissimo e al tempo stesso tra i più geniali e creativi (se non il più...) tra quelli dell'ondata new Prog britannica. Tralascio i dettagli per un'altra occasione e vado a parlare di questa ristampa, originariamente edita solo su nastro, che si collocò temporalmente tra il primo ("Live at the Target") e il secondo ("Fact and fiction") album della band, il primo che veda la presenza alla voce di Geoff Mann. Il gruppo poteva cambiare tipo di repertorio in maniera quasi radicale a quel tempo, a seconda della situazione in cui si veniva a trovare: dai lunghi brani strumentali dell'esordio alle strampalate canzoni ricche di cambi di tempo del secondo lp. In questo "Smiling at grief" il tipo di composizione che domina è quello ancorato alla new wave inglese (siamo agli inizi degli anni '80, ricordo) di brani come "East of eden", "Puppets" e altre. Non è da poco peraltro l'inclusione versioni differenti da quelle poi incluse in "Fact and fiction" di "This city" e "Creepshow", la prima delle quali anche nettamente superiore, peraltro. "Für Helène pt. 2" ci offre ancora un esempio del gruppo in versione strumentale, mentre "Painting by numbers", inclusa come bonus-track, è una versione alternativa di "Aspidistra", presente su un precedente demo-tape. Si tratta in sostanza di un cd da ricercare ad ogni costo per i fans di questa band che magari non sono riusciti in passato ad entrare in possesso della versione su nastro. Per gli altri consiglierei di accantonare momentaneamente l'acquisto indirizzandosi senza indugio su qualcuno degli altri splendidi album dei Twelfth Night (escluso l'ultimo).
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