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TR3NITY The cold light of darkness Cyclops 2001 UK

Definire i Tr3nity semplicemente una band devota a seguire le orme di Marillion, Pendragon e Arena è un po' riduttivo, anche se parzialmente esatto. Le canzoni d'apertura del CD paiono orientare l'ascoltatore decisamente in questa direzione, specialmente l'opener "Eyes of a child" che, nonostante la sua vena new-Prog che ricalca gli stilemi dei nomi fatti sopra, risulterà alla fine il brano migliore del lotto, almeno a parere di chi scrive, con un gran ruolo sostenuto dalla chitarra (molto Latimer-style). Le successive creazioni che possiamo trovare in questo dischetto spaziano un po', dal funky (fortunatamente solo un accenno all'inizio di "Which way?") alla musica d'atmosfera, molto floydiana, che comunque non diviene mai pesante e mantiene, se non gli stilemi musicali, quanto meno le sonorità del new-Prog. La band ha stile e sapienza per costruire armonie calde e mai frenetiche in cui possiamo riconoscere di volta in volta le influenze dei nomi più importanti del Prog rock britannico; la band in qualche modo riesce via via a distanziarsene ma alla fine un giro di chitarra, una sonorità di tastiera o qualche altro particolare ci fa sempre tornare alla base. Pur tuttavia la parte finale del CD, che è occupata dalla "Exposure suite", costituisce la degna conclusione del concept di quest'album, che parla di una ragazza dedita alla droga e degli effetti che questa ha sulla sua vita. La musica talvolta è un po' troppo pulita e ricorda pericolosamente il romantic pop degli Spandau Ballet, ma in conclusione l'esordio dei Tr3nity ha una riuscita positiva, pur senza esaltare.

 

Alberto Nucci

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TR3NITY Precious seconds 2004 

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