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TEA FOR TWO Dream or reality R&T 1993 GER

Avendo ascoltato in passato un suo demo tape, questa band tedesca non mi è del tutto nuova. A suo tempo il gruppo presentava un set di brani piuttosto eterogenei, con bei pezzi Prog ed un paio di canzoncine di dubbio gusto. Al momento di uscire con questo CD, è stata sfrondata ogni tendenza pop, se non quella insita in ogni gruppo new Prog, per sfornare un campionario di 10 composizioni di discreto livello, con alcuni buoni picchi creativi (che non sono uccelli artisti...). E' presente il pezzo forte di quel demo-tape, ovvero "Remember Jermaine", una canzone che inizia in modo romantico ed elegiaco per sfociare in un pezzo rock tirato, con un gran bel finale. Questo pezzo, in fondo, esemplifica le due tendenze della band, ora impegnata in composizioni molto calme, con grande impiego di pianoforte, ora più movimentata col suo new Prog molto inglese. Ascoltate per esempio la suite iniziale "Way of life": essa per buona parte della sua durata rispecchia la prima faccia dei TEA FOR TWO (non c'era un nome migliore...?), alternando continuamente momenti veloci con altri più riflessivi in cui salgono in cattedra il piano o la chitarra. La voce di Stephan Weber non è il massimo della vita, risultando un po' acuta e monotona. Buone anche le non rare parti di flauto ad opera di Michael Schumpelt (il quale si alterna con Oliver Sorup alle tastiere), le quali si inseriscono positivamente all'interno della struttura della musica del gruppo, dando quel qualcosa in più che rende, ad esempio, un pezzo come "Masada complex" qualcosa di ben diverso da una mera imitazione dei JETHRO TULL o dei GENESIS. Molto belle anche le lunghe "In the end" (piuttosto avanguardistica, peraltro) e "Skyline", ambedue sulla linea già descritta in precedenza. Non mi dilungo ulteriormente; dico solo che ultimamente, per ascoltare qualcosa di buono nella scena Prog mondiale, dobbiamo rivolgerci principalmente verso tre nazioni: gli U.S.A., la Svezia e la Germania. Non mancate di rendervi conto di questa situazione.

 

Alberto Nucci

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