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A TRIGGERING MYTH |
Forgiving Eden |
The Laser's Edge |
2002 |
USA |
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Il quinto album del duo Drumheller / Eddy vede la partecipazione anche di Scott McGill e del batterista Vic Stevens i quali apportano ulteriori elementi fusion a un'impalcatura che, già negli album precedenti, poggiava su una robusta fusion sinfonica. Il risultato è appunto ancora più spostato verso il jazz, ma senza voli pindarici né eccessive accelerazioni... piuttosto una ambient fusion ricca di sonorità, a dispetto della limitatezza della strumentazione (due tastieristi appunto, chitarra e percussioni). Il tutto è ancora una volta interamente strumentale, come d'abitudine per gli ATM (salva una piccola eccezione in uno degli album passati) e spalmato in un'unica lunga composizione divisa in 8 movimenti. Il risultato musicale ci ricorda un po' gli Ezra Winston di "Ancient Afternoons", i Birdsongs of the Mesozoic e certe cose dei Soft Machine, virando da momenti di musica elettronica a un jazz d'atmosfera, con belle melodie, quasi sempre molto calmo nel suo incedere e pochi momenti up-tempo. Molte influenze e sonorità di vario tipo compaiono comunque nel corso dell'album, spingendomi a fare altri nomi che vi risparmio per brevità (e pietà). Il tutto potrebbe apparire piuttosto avanguardistico ma in verità la musica è abbastanza godibile, senza perdersi mai in elucubrazioni fini a se stesse né peraltro ospitare assoli di alcuno strumento. Si tratta comunque di un ottimo album, anche se meno immediato (se di immediatezza si poteva parlare) dei predecessori ma forse una maggiore attenzione per le composizioni e per gli arrangiamenti. Senz'altro qualcosa da scoprire a poco a poco.
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Alberto Nucci
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