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TALAMASCA Rights of passage Mellow Records 1994 USA

Altra scoperta americana della Mellow Records, dopo il buon album degli IT: i TALAMASCA sono un gruppo di Seattle formato per tre quinti da graziose fanciulle che suonano un Prog venato di West Coast ed anche un po' di folk, ma soprattutto caratterizzato da una psichedelia non esasperata, leggermente acida, con un suono di chitarra che alterna sonorità elettriche e semiacustiche e con delle ritmiche il più delle volte cadenzate, raramente sopra le righe, a dispetto della potenza con cui Brian Young percuote le pelli. L'atmosfera che pervade da questo CD sa di mistico, assecondata dal parsimonioso, ma sapiente, utilizzo del sitar. Il gruppo fa di tutto per mantenere quest'atmosfera surreale (vedi anche il recitato evocante le profezie di Nostradamus che caratterizza l'ultima traccia, la lunga "Safe places") e riesce nell'impresa di non apparire banale, tranello che è sempre lì ad aspettare al varco tentativi del genere. I TALAMASCA non costituiscono il non plus ultra, questo no, ma a quanto pare sanno bene ciò che vogliono; il risultato premia sufficientemente sia il gruppo, sia coloro che decidono di acquistare il CD. Le tastiere sono presenti solo in un pezzo, discretamente, ma non se ne sente la mancanza: l'album si basa maggiormente, come detto, sugli intrecci tessuti dalla chitarra di Rae Borough, su cui s'innesta ottimamente il buon cantato di Nancy Kaye. Un buon album, insomma...

 

Alberto Nucci

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