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T.A.O. |
The abnormal observations |
Unicorn Digital |
2006 |
POL |
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Se avessi voluto scommettere sulla nazionalità di questa band avrei sicuramente perso, al primo ascolto dei brani di questo cd mi ero convinto che i Tao provenissero dagli USA, invece una volta data un'attenta occhiata al booklet mi sono dovuto presto ricredere... I Tao, giunti dopo qualche anno di gavetta al loro esordio discografico, "The Abnormal Observations" (inizialmente registrato e pubblicato nel 2005 in maniera autonoma), sono infatti una band polacca che ama frequentare i territori metallici più imprevedibili e sofisticati, seguendo suggestioni urbane allo stesso tempo violente e raffinate. Dotati di una tecnica quantomeno brillante, i Tao affidano il proprio talento alla creazione di poderose cavalcate techno metal moderniste il cui raggio musicale si sposta a 360 gradi fra retaggi fusion, crossover stradaiolo funk-metal, tecnicismo ossessivo ("Forget It" a tratti rasenta la furia bombastica zeuhl di certe formazioni nipponiche) ed arrangiamenti eccentrici, brutalità assortite come nelle accelerazione al limite del grind in "Se Ma Nei" e momenti di pura estasi elettroacustica... Il tutto interpretato da un cantante non esattamente di prima qualità ma che stranamente riesce ad essere piuttosto suggestivo e ben inserito nel contesto di un disco dalle molteplici sfaccettature come questo "The Abnormal Observations". I Tao avranno modo di maturare ed evolversi ulteriormente, su questo non c'è dubbio, intanto sono riusciti a battere in termini di qualità ed entusiasmo l'ultimo lavoro dei loro più illustri colleghi Spaced Out: niente male per una band semisconosciuta!
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Giovanni Carta
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