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TEMPUS FUGIT |
Tales of the forgotten world |
PC Mello |
1997 (Masque Records 2007) |
BRA |
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Iniziamo subito con il dire che se siete già in possesso della versione originale di questo lavoro, tenetevi i vostri soldi perché le bonus track inserite non aggiungono o tolgono niente a questo lavoro. Se ne siete sprovvisti, la Masque Records vi dà la possibilità di colmare questa lacuna, proponendovi l’esordio del gruppo brasiliano in versione rimasterizzata.
I Tempus Fugit hanno fatto solo tre dischi nella loro carriera. (oltre a questo, il meno ispirato "The Dawn After the Storm" e il consigliatissimo "Official Bootleg"), ma sono in ogni modo riusciti a ritagliarsi un piccolo spazio nel mondo progressive e anche una discreta credibilità, che li ha portati ad essere tra i gruppi invitati al progfest americano del 2000.
Caratteristica principale del suono del gruppo è il lavoro alla tastiera di André Mello, fulcro intorno al quale girano tutte le composizioni della band carioca, e anche la nota sempre positiva di tutti i brani.
Siamo in territori new progressive e, anche se con delle pecche a volte grossolane (vedi batteria e voce) il disco in questione ha melodia da vendere. Molti riferimenti al prog inglese anni 80 e a tratti anche qualche fuoripista in territorio new age che non stona per nulla.
Da ricordare i dieci minuti di “Bornera” e, su tutti i brani, quello che chiudeva la versione originale ”The lord of a thousand tales”.
Non siamo a livelli straordinari ma assolutamente non un disco da dimenticare. A distanza di dieci anni, infatti, troviamo un lavoro che non è invecchiato male per niente e che si fa ascoltare piacevolmente.
Per la cronaca, le due bonus track non sono altro che le versioni demo incise nel 1991 di “Princesa Vanessa” e di “The goblins trail” e sinceramente non capisco il motivo di rovinare un disco con due brani (per giunta già presenti nella versione definitiva) che non aggiungono proprio niente al valore del gruppo.
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Antonio Piacentini
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