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TINYFISH |
One night on fire – live in Poland (DVD) |
Metal Mind Productions |
2009 |
UK |
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Affacciatisi negli anni recenti nel mondo del progressive, i londinesi Tinyfish in questo DVD mettono in mostra le loro caratteristiche delineando un sound diretto e contraddistinto da un rock melodico e non certo di difficile ascolto. Come cornice abbiamo il teatro Wyspianski, ormai sfondo abituale per chi segue le produzioni video della Metal Mind. In carrellata diciassette tracce, quasi un’ora e mezza di durata per uno show in cui si pesca dai tre album del gruppo (l’ultimo dei quali è in fase di lavorazione), che si presenta sul palco con Simon Godfrey e Jim Sanders alle chitarre e alle voci, Paul Worwood al basso e Leon Camfield alla batteria e alle percussioni elettroniche, più Robert Ramsay a declamare alcune parti recitate. Si rimarcano, di nuovo, l’assenza di tastiere e questa voglia di puntare su un tipo di musica da considerare prog, ma che superi le barriere derivanti dalla “complessità” che anima spesso chi si cimenta in simili contesti. Ne consegue uno spettacolo eseguito da una formazione sicuramente affiatata e preparata, per un rock fatto di brani e ballads gradevoli, orecchiabili, lineari, ma a cui mancano quegli slanci e quella creatività necessari affinché si denotino una brillantezza e una fantasia tali da permettere di additare i Tinyfish come band superiore alla media. Se all’inizio della visione del DVD si può provare anche un certo piacere d’ascolto, alla lunga, quella che appare come uniformità delle canzoni eseguite risulta un po’ monocorde e stancante. I momenti migliori sono soprattutto quelli derivanti da introduzioni e passaggi d’atmosfera vagamente floydiani creati col guitar-synth da Simon Godfrey, o da alcuni intriganti spunti solistici dell’atro chitarrista Jim Sanders. Se da una parte è apprezzabile l’intento di cimentarsi nel progressive rock sdoganandosi dai cliché che imperversano spesso nell’asfittico panorama odierno britannico, dall’altra non si può non sottolineare e confermare come non convincano l’eccessiva ricerca di melodie orecchiabili e la semplicità di certe soluzioni.
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Peppe Di Spirito
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