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TEARS |
Memories of things unnecessary (EP) |
G Records |
2010 |
GRE |
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Tears è un progetto di Guaime Divanis, studente di musica contemporanea greco trasferitosi a Los Angeles, che aiutato da due compagni di avventura alle tastiere e alla batteria, tenta di mettere a fuoco su dischetto le sue pulsioni creative.
Il risultato che ne viene fuori è sicuramente spiazzante perché, nei trenta minuti (in realtà anche qualcosa di meno, visto che troviamo una traccia in versione radio edit) che compongono questo “Memories of things unnecessary” il trio riesce a dire tutto e niente nello stesso tempo.
Potremmo dividere questo lavoro in due parti: la prima parte col rock progressive certamente non c’entra niente ma paradossalmente è la più interessante. Aspetti che spaziano dal metal anche estremo, fino al gothic. Visto che gli Arcturus sono quasi dei paladini per le nuove generazione progmetallare qualche cosa che assomiglia alle loro sonorità, è presente nelle prime sei tracce.
La seconda parte che dovrebbe essere quella più sperimentale e che dovrebbe attirare le attenzioni del pubblico prog più smaliziato in realtà risulta di una noia mortale.
Le tre tracce che vengono raggruppate sotto il nome “Trendy De-Commercialization” funzionano meglio dei Tavor, Valium e Serenase di CCCPiana memoria messi insieme. Quindici minuti che potrebbero rasentare l’ambient, fino ad arrivare alla musica house, ma che in realtà non vanno da nessuna parte. Il fatto che siano stati creati per uno spettacolo di danza contemporanea non giustifica questo scontro di stili che risulta alla fine abbastanza piatto e anonimo.
Prova in chiaro scuro per un gruppo che personalmente dovrebbe sviluppare meglio i concetti musicali accennati nella prima parte. Concetti musicali che potrebbero anche risultare interessanti se pilotati in una certa maniera. Ma per cortesia non chiamatelo progressive.
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Antonio Piacentini
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