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TEN MIDNIGHT The city of angels Mellow Records 2011 ITA

Quando, soprattutto attraverso i vari social network e forum che lo sterminato mondo di internet ti mette a disposizione, conosci un gruppo musicale, c’è stima per le produzioni che fanno e per il modo in cui si rapportano con tutto questo piccolo carrozzone musicale, è sempre difficile giudicarne in maniera obiettiva un lavoro. In questo caso le difficoltà sono veramente poche perché il gruppo di Bologna ci aiuta producendo un album veramente carino che ha delle peculiarità uniche nel panorama del prog italiano.
La miscela di atmosfere classiche provenienti dalla scena Prog nostrana, unita ad atmosfere stelle e strisce che rasentano l’AOR, è un connubio che da queste parti non ha molti estimatori tra i musicisti che calcano i nostri palcoscenici.
Il terzo lavoro della formazione bolognese è un concept che si basa sul romanzo fantascientifico di John Crowley, ”La città dell’estate”, famoso in Italia per essere uscito nella fortunata collezione della Mondadori “Urania”. Gli undici brani che compongono questo “The “City of Angels” raccontano le vicissitudini di Rush nel ritrovare la memoria perduta attraverso l’aiuto di un angelo. Undici brani che, per chi già conosce il modo di affrontare la musica da parte dei Ten Midnight, non saranno una novità. La maniera semplice con la quale ti accompagnano in territori musicali complicati, come possono essere quelli del rock progressive, è merce rara da tenere con cura.
Brani come “the bread tree”o il pezzo di apertura “Early Memory” rappresentano la giusta porta d’ingresso per chi non è abituato a determinate sonorità. Porta che attraverso un ingresso fatto di musica all’apparenza facile ci accompagna in stanze dove tecnica e cura nei passaggi sonori saranno apprezzate anche dagli ascoltatori più attenti ed esigenti. Menzione di merito anche al brano “Memories” che riserva passaggi flautistici veramente efficaci. Logicamente non è tutto rose e fiori e certi passaggi vocali forse sono da rivedere ma, nel complesso, avercene di gruppi che suonano in questo modo e che sembrano divertirsi ogni volta che lo fanno!
I Ten Midnight sono una bella realtà italiana che segue la propria strada senza curarsi troppo di quello che gli accade intorno: sarebbe bello che questa strada incroci anche quella degli appassionati progster italiani e non.



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Antonio Piacentini

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