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TAU CETI Tau ceti Faunus 1995 BRA

Pur nella cultura oramai diffusa, ancorché a livelli underground, del rock Progressive, è incredibile quanti dischi rimangano occultati o godano solo di una notorietà locale. E' anche per questo che talvolta mi sento un po' Robin Hood, che toglie (spazio) ai gruppi ricchi per dare ai poveri; è stavolta il turno dei brasiliani Tau Ceti. Oh... non voglio farvi credere di aver perso finora chissà quale imprescindibile capolavoro: i TC sono un trio alla EL&P che produce un jazz-rock sinfonico, proposto in versione strumentale, piuttosto interessante, ma niente di cui non si possa fare a meno. Ciò nonostante il CD è gradevole, offrendo lunghi momenti in cui la vena sinfonica del gruppo prende il sopravvento (senza dover andare a scomodare la riproposizione della "Toccata" di Bach... che non era sua sorella picchiatella...), assieme ad altri più, diciamo, avanguardistici. La musica proposta risente ovviamente della formula in cui il gruppo si propone: non si tratta di una EL&P-clone band, semmai si può meglio parlare dei TC ispirati da nomi quali Wakeman, National Health o Gentle Giant, spesso con sonorità piuttosto hard. Tra le nuove bands che più mi possono venire alla mente ci sono gli Sphere e i Drama (i francesi). Nulla più da dire...: "Tau ceti" è un buon disco, non eccezionale ma buono, e se ve lo trovate di fronte non tralasciatelo senza pensarci almeno una volta...

 

Alberto Nucci

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