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TRYFUX Dance Europe express New Idols 2012 ITA

Disco piuttosto strano questo terzo di Tryfux, alias Cristiano Poli, ex chitarrista della metal band Discordia e adesso chitarrista attivo come solista con già due buone uscite in attivo pubblicate negli ultimi due anni, l’omonimo 'Tryfux' e 'The Alternative World'. Se dovessimo giudicare una persona dalla musica potremmo considerare Cristiano Poli come un personaggio piuttosto inquieto, così non c’è da stupirsi di questa sua ennesima svolta stilistica: “Dance Europe Express” mette da parte le precedenti velleità “space rock” e in buona parte quelle elettroniche per dedicarsi ad un viaggio nella musica tradizionale europea con un’allegra sfilata di melodie e danze folkloristiche, interamente scritte e suonate da Poli. “Dance Europe Express” in un periodo di euroscetticismo più o meno velato vuole così rendere omaggio al nostro Continente attraverso un semplice e simpatico concept album, dai risvolti ironici e romantici. La leggerezza e il divertimento con cui percepiamo la musica di Tryfux non impedisce comunque di apprezzare l’aspetto puramente tecnico dell’esibizione del chitarrista pistoiese, capace di spaziare con scioltezza ed una certa eleganza dai più tipici arrangiamenti classicheggianti alle più energiche progressioni folk: le sonorità del metal sono ancora percepibili in certe accelerazioni o in qualche riffs sporadico, mentre sono abbastanza evidenti le influenze math ed indie più frenetiche e contemporanee, però molto diluite nel contesto generale del disco... In effetti , ironicamente, con l’ascolto di “Dance Europe Express” si potrebbe pensare ad un Mike Oldfield versione indie, quindi ad un disco di progressive rock “moderno”, con tutto quello che può comportare, inclusa (ahimé) una sezione ritmica completamente digitale a tratti un pò estenuante e che infine tende ad azzoppare e raggelare le atmosfere e gli arrangiamenti dei brani più intricati... Tryfux è comunque più di una semplice curiosità musicale, anche se a volte i brani possono risultare un pò buffi non mancano le buone melodie e neanche quei momenti di sana ispirazione, specialmente nei pezzi più legati al repertorio folk, che elevano la musica di “Dance Europe Express” oltre la semplice exploitation virtuosistica.


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Giovanni Carta

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