Continua la fattiva collaborazione tra l’autore inglese Jamie Radford ed il musicista americano Sean Dunlop che ha già fruttato qualche album (4 dal 2009 al 2012) e questo recente EP di 5 brani sfrontati e sbarazzini. Tenui o addirittura assenti i legami con il prog più tradizionale, preferendo, il duo, un approccio ora più rock, ora vicino ad un pop che strizza l’occhio alla psichedelia.
Tra REM, primissimi Pink Floyd, 10 CC e cori anni ’60, il binomio anglo-americano riesce comunque a creare un sound piuttosto particolare ed originale. Le divertenti, dissacranti (a volte) ed incisive liriche della “metà” inglese fanno il resto. La sottile verve psichedelica e l’ironia di “John Wayne” (malgrado venga “intaccato” il mito di “The duke”… e non si fa ragazzi… :-), il pregevole strumentale che caratterizza “Daughter of Morpheus” (che dimostra che Dunlop sa anche suonare….), la beatlesiana ed acida “Lost in confusion”, il pop alla REM di “Lead Balloon”, l’omaggio “flower power” di “Because she is love”.
Il risultato è un lavoro ben fatto ed assolutamente divertente. Che sia prog o meno in questo caso ha poca importanza.