Chiunque abbia assistito ad un concerto del Tempio delle Clessidre può garantire che si tratta di un live-act pienamente meritevole di essere seguito. Il gruppo ligure, infatti, sul palco riesce ad abbinare un repertorio musicale di alta qualità ed una presenza scenica di grande impatto. In considerazione di tutto ciò la pubblicazione di un DVD a testimonianza degli spettacoli della band era un passo obbligato. E quale migliore documento di un filmato che cattura i musicisti in un loro impegno in Oriente, dove è sempre fervente la passione per il rock progressivo italiano? L’8 ottobre del 2011 il Tempio delle Clessidre era in scena alla Sowol Art Hall di Seoul, con la classica formazione a cinque composta da Stefano “Lupo” Galifi alla voce, Elisa Montaldo alle tastiere e alla voce, Giulio Canepa alla chitarra, Fabio Gremo al basso e Paolo Tixi alla batteria. Già l’entrata sul palco, con la Montaldo incappucciata che prima rovescia una clessidra per poi dirigersi verso la sua strumentazione, è tutto un programma. Poi parte la musica; un’introduzione d’atmosfera e via con l’esecuzione integrale di “Zarathustra”, mitico album del Museo Rosenbach. Sono subito brividi grazie ad una composizione che resiste perfettamente all’usura del tempo e che trova nuovo vigore grazie alla magistrale interpretazione della band. Lupo Galifi, cantante anche del Museo, si mostra subito all’altezza della situazione ed offre una performance ottima, esibendo anche tutto il mestiere dell’artista navigato. Terminato quello che è considerato quasi unanimemente un capolavoro del prog italiano (e non solo) non doveva essere facile mantenere vivi l’interesse e l’attenzione del pubblico in sala. Eppure, già con il suo primo disco, il Tempio delle Clessidre era riuscito comunque a creare un piccolo gioiello e, di conseguenza, la validità del repertorio originale, abbinato alle qualità tecniche dei musicisti e alla loro capacità di stare sul palco, rende perfettamente godibile anche la seconda parte del concerto. Composizioni del calibro di “Insolita parte di me”, “La stanza nascosta” e “L’attesa”, per non parlare dell’accoppiata “Danza esoterica di Datura” – “Faldistorum”, in cui Elisa diventa intrigante maestra di cerimonie di un rito esoterico, dimostrano quanto il gruppo sia preparato e sappia il fatto suo. Encomiabile, come già accennato, la presenza scenica, sia attraverso la tenuta del palco, sia attraverso l’utilizzo di maschere e senza dimenticare, ovviamente, il fascino emanato da Elisa.
Al DVD del concerto di Seoul, inoltre, se ne affianca un altro contenente una serie di chicche dal vivo, a partire dalla prima esibizione assoluta del gruppo (secondo le note del DVD, anche se qualcuno in realtà ricorda una precedente apparizione con una formazione un po' diversa, per voler essere pignoli), al Teatro della Gioventù di Genova nel gennaio del 2009, in cui eseguirono già “Zarathustra” e proseguendo poi con filmati tratti dal festival “2 Days Prog +1” di Veruno del 2011, dal “Prog Liguria” dello stesso anno, da un live in TV (con annessa intervista) dell’anno successivo e dalla partecipazione al Nearfest ancora nel 2012. Qui la qualità delle immagini e dell’audio varia di volta in volta e in alcuni casi le riprese sono più amatoriali, ma possiamo gustarci altre due ore di buonissima musica. Poco altro da dire in conclusione, se non riaffermare sia la qualità del prodotto, sia che il Tempio delle Clessidre è una felice unione di talenti, con strumentisti di spessore, una dark lady che riesce a catturare ulteriormente le attenzioni e una gloria ancora in forma del prog tricolore (anche se ora non fa più parte della formazione), capaci, come i filmati contenuti nei DVD dimostrano, di mettere in luce una grande professionalità ed un repertorio che li ha spinti, meritatamente, tra i più credibili protagonisti italiani degli ultimi anni.