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PAOLA TAGLIAFERRO |
Fabulae |
Owl Records / Black Widow Records |
2018 |
ITA |
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Questo cd di Paola Tagliaferro è contenuto in un vero e proprio quadernetto elegante e ricco di informazioni. Una presentazione già intrigante che fa capire immediatamente che si sono volute fare le cose in bello stile. E andando ad ascoltare i contenuti dell’album si rimane sicuramente impressionati per la bontà della musica. La Tagliaferro è una cantante dotata che per l’occasione punta su un lavoro molto raffinato, in cui si avvicinano e si incrociano folk, cantautorato, prog, musica celtica, world music e new age. Le undici canzoni scorrono delicatamente e sono costruite su testi suggestivi e sulla voce della protagonista, ben accompagnata da strumenti di varia natura (a volte suonati da lei stessa, altre da ospiti che si immergono alla perfezione nel percorso sonoro): si va dagli archi alle chitarre, dal pianoforte a suoni elettronici non invadenti, passando anche per scelte più esotiche rappresentate da kalimba, pietre marine, didgeridoo, cajon, pakhawaj, tampura, zither. Ascoltando le tracce di questo cd è facile che vengano in mente grandi artiste del calibro di Alice, Loreena McKennitt, Kate Bush, Tori Amos, le cui opere hanno affascinato un discreto numero di progfan, pur non rientrando pienamente nel progressive rock. Analogamente, le doti vocali della Tagliaferro, unite a delle interpretazioni magistrali che riescono a trasmettere il trasporto che la cantante ci ha messo in questo lavoro, possono fare pienamente colpo a chi si approccia a “Fabulae” con mentalità aperta. D’altronde, basta vedere il curriculum di questa vocalist per capire che siamo di fronte ad un personaggio fuori dagli schemi, capace di passare disinvoltamente dalla musica, alla danza e alla pittura, per tornare alle origini e realizzare una serie di album e di progetti ed eventi dove si ritrova a collaborare con musicisti di varia estrazione e ne citiamo giusto qualcuno che può essere familiare a chi bazzica sui nostri lidi: Pete Sinfield, John Greaves, Lino Capra Vaccina, Juri Camisasca, Paul Roland, Greg Lake, Bernardo Lanzetti. Tra l’altro, proprio questi due ultimi nomi sono legati al disco di cui stiamo parlando. Infatti, a mo’ di bonus tracks, la Tagliaferro si esibisce nella sempre splendida “Moonchild”, dal primo storico album dei King Crimson e in “To absent friend”, composizione firmata da Lanzetti (che è presente anche al canto). Prendetevi una cinquantina di minuti del vostro tempo, inserite questo cd nel lettore, mettetevi comodi e ascoltate le capacità di affabulazione di questa bravissima cantante, sfogliando il quaderno e seguendo i testi e le informazioni che ci sono, per lasciarvi trasportare ancora di più in un mondo musicale seducente e particolare. Per usare le parole della stessa Paola, “continua la ricerca del Suono Primordiale”.
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Peppe Di Spirito
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