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TEMPANO |
Childhood's end (El fin de la infancia) |
Musea |
2000 |
VEN |
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A differenza di ciò che qualcuno pensa, i venezuelani Tempano non hanno prodotto solo "Atabal yema", l'album ristampato da Musea da poco tempo; il gruppo ha continuato praticamente fino all'altro ieri producendo, stanti diversi cambi di formazione, musica pop. La reunion della formazione originale, oltre alla ristampa dell'album succitato, ha portato anche all'uscita di questo nuovo disco che segna il ritorno dunque ad atmosfere più vicine alle originali, che sono anche quelle che più ci interessano. A dispetto di ogni perplessità dovuta a esperienze negative legate a molte operazioni di reunion, l'album si presenta piuttosto bene. Sono presenti composizioni abbastanza leggere qua e là, ma il grosso di "Childhood's end" presenta quelle sonorità un po' a cavallo tra fusion e sinfonico che caratterizzava il primo disco ma, a differenza di questo (o comunque in maniera maggiore), è molto più equilibrato e concreto dove l'altro risultava quasi impalpabile a tratti. Su tutto spicca ovviamente la suite (24') che dà il titolo al cd, caratterizzata da mille variazioni e stacchi acustici con accelerazioni sinfoniche. Da segnalare la piccola partecipazione del violoncellista degli After Crying, una presenza che impreziosisce un album sicuramente già più che valido per conto suo.
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Alberto Nucci
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