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VV.AA. Signs of life - A tribute to Pink Floyd Angular 2000

I Pink Floyd sono stato per me uno shock giovanile; "The wall" mi scaraventò contro un resistente muro per farmi scoprire un nuovo modo di fare musica. Erano decisamente altri tempi ed ora riscoprire il gruppo inglese attraverso le band del momento mi ha solamente spinto a riascoltare il capolavoro poche righe sopra citato. Sinceramente non voglio bocciare completamente questo tributo (visto per di più che ho davvero apprezzato le stesse iniziative compiute dalla Magna Carta), tuttavia non riesco proprio a trovare interessante l'operazione della Angular. Mentre ascoltavo per la prima volta il doppio cd in questione continuavo a saltare da una traccia all'altra nella speranza di sentire qualcosa che ricordasse i Pink Floyd. Hey! Ma vi rendete conto di cosa vi ho detto? In effetti la questione più fastidiosa è che i pezzi originali della band sono talmente stravolti che il risultato ha poco a che fare con l'opera autentica. Se poi a questo aggiungiamo una pesante strizzatine d'occhio alla psichedelica pura da parte della maggior parte dei partecipanti alla iniziativa, non riesce difficile credere che persino un brano ipnotico come "Set control for the heart of the sun" diventi barboso e poco ascoltabile (perlomeno per il sottoscritto). Consiglio il cd a chi ama svisceratamente ascoltare la musica durante una sessione di yoga, con tanto incenso nell'aria. Io intanto ascolto "The wall" per la cento miliardesima volta!

 

Marco Del Corno

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