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VOLUNTARY MOTHER EARTH Unacceptable vegetable autoprod. 2007 JAP

Il titolo di questo cd mi ha ricordato un pochino il leggendario "Absolutely Free" delle Mothers of Invention, metto il cd nel lettore ed ascolto con molto piacere che l'influenza di Zappa si sente tutta, insieme ad altri elementi musicali più o meno contemporanei che mettono in risalto una verve satirica, goliardica e surreale, talvolta graffiante e talvolta totalmente assurda. Si sorride (e di più!) e si riflette durante l'ascolto di questo bel dischetto strampalato, seconda uscita dei Voluntary Mother Earth, gruppo nipponico nato dalla volontà di Akihiko Hayakawa (voce e chitarra) durante la permanenza nel collage di Denton, Texas, insieme ad altri suoi compagni di studio come ShonMage (batterista, uscito dalla band a pochi mesi dalla pubblicazione di U.V.). Trovato un assetto stabile nel gruppo con l'arrivo del tastierista Yuko Iwasawa e del bassista Chunko, e stabilita a Tokyo la propria base operitiva definitiva, i Voluntary Mother Earth sciorinano una serie di pezzi scatenati, a metà fra la presa in giro dell'alternative rock americano, un'attitudine improntata verso la contaminazione spinta e varie prelibatezze strumentali, il tutto condito dai testi e dalle “mediocre vocals” di Akihiko; "Unacceptable Vegetable" dunque si ispira principalmente al Frank Zappa solista, con grossi agganci verso i Mr Bungle... e qualche spunto alla Naked Sun (!), con diverse aperture lievemente psichedeliche e trovate umoristiche tipicamente giapponesi assortite. Fra storie di sesso on the road ("Free Head for a Free Ride"), parodie di Michael Jackson ("Forgive My Penis") un divertente tributo zappiano ("Valley Girl meets Angela and a Long Thin Person somewhere in the Orient"), "Unacceptable Vegetable" è stravagante, divertente ed allucinato quanto basta per diventare un piccolo cult. E dietro a tanto estro ironico c'è anche un bel background strumentale fatto di grooves trascinanti, aperture jazzate di tutto rispetto, una grande energia (hard) rock, arrangiamenti ingegnosi ed attimi di puro delirio. Con un maggiore budget a disposizione i "Voluntary Mother Earth" potrebbero fare il loro colpo definitivo con un loro prossimo ed eventuale disco, aspettiamo ed incrociamo le dita!

 

Giovanni Carta

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