Una volta tanto ecco un chitarrista inglese cimentarsi con uno dei generi più amati/odiati, il prog metal, un tipo di musica sin troppo inflazionato in questi ultimi anni da una moltitudine di nomi, incapaci di andare oltre le solite pantomime metal/pop pseudo-classicheggianti e barocche. Giunto alla pubblicazione del terzo disco nell'arco di un lustro, Alan Williamson non si pone il problema di apparire come un innovatore, anzi, il suo stile rigorosamente strumentale si mantiene radicato in scelte compositive che si rifanno fedelmente all'immaginario del class-prog metal sinfonico, però, oltre ad occuparsi interamente della realizzazione delle proprie opere, Alan Williamson rivela di aver un gusto più che discreto per le orchestrazioni... nulla di straordinario, però l'ambizione di creare delle vere e proprie mini sinfonie metalliche, senza eccedere nel virtuosismo chitarristico ed orientandosi più sulle atmosfere, permette ad "Across Angry Skies" di avvicinarsi sensibilmente verso una dimensione più adulta e godibile della musica. Probabilmente, quando Alan Williamson provvederà a smussare ulteriormente gli elementi heavy metal della sua musica in qualcosa di più originale, il risultato delle sue opere saprà dare soddisfazioni artistiche ancora maggiori.