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WHEN DAY DESCENDS When day descends autoprod. 2010 AUS

I When Day Descends sono un trio proveniente dalla lontana Tasmania australiana, nato inizialmente come progetto solista di Dave Caswell (chitarre e basso), al quale si sono poi aggiunti Liam Constable (chitarre e voci) e Linton Tuleja (batteria) per formare un vero e proprio gruppo. Questo omonimo lavoro è il loro terzo album e diciamo che la proposta che ci troviamo di fronte è davvero molto interessante, per merito di cinque brani di ampio respiro che viaggiano sempre oltre i dieci minuti e che evidenziano la personalità non indifferente di questi musicisti. L’attacco di “New bell”, che apre il cd, è subito potentissimo, con un riff aggressivo e diretto, su ritmi sostenuti, ma col passare dei minuti ascoltiamo numerose variazioni, il sound si fa più rilassato, poi esplode di nuovo in crescendo trascinanti (che rivelano qualche legame con il post-rock), la chitarra elettrica si lancia in solos molto affascinanti, i ritmi accelerano e rallentano in continuazione… “A fragile disguise” è in partenza più rilassata e atmosferica, poi è di nuovo la sei corde a diventare protagonista e a trainare il brano, mentre la batteria si fa via via più potente. In questa occasione si potrebbe parlare di un prog-metal molto originale, suonato con estrema perizia e con tecnica raffinata, ma lontano dalle acrobazie strumentali che tanto amano i big e gli amanti del genere. Qui siamo di fronte ad un sound robusto, ma intelligente e guidato da chitarre eleganti e con melodie vocali ariose e che riesce a dare anche un certo feeling. Nei momenti più acustici è possibile persino notare qualche traccia di Pink Floyd… Non si avverte per niente l’assenza di tastiere ed anche nei momenti più atmosferici, quando i ritmi sono più distesi, i When Day Descends riescono ad essere pienamente convincenti. Gli altri tre brani, “Here trees die alone”, “White feathers” e “Camrade” non fanno che confermare le ottime impressioni regalateci dai primi due, lasciando invariate le caratteristiche già mostrate e mantenendo inalterato questo dinamico heavy-prog che sa essere grintoso, solenne, riflessivo e coinvolgente allo stesso tempo.



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Peppe Di Spirito

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