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WORLDTIME Worldtime autoprod. 1993 USA

I WORLDTIME arrivano dagli Stati Uniti ed il CD in questione è il loro debutto, uscito nel 1993 con registrazioni del periodo 1989/92 e solo ora disponibile dalle nostre partì causa i consueti problemi di distribuzione. La proposta musicate del trio si inserisce nel filone (oggi sin troppo nutrito e sfruttato) del progressive-metal. Non si tratta però del solito gruppo pronto a gettarsi nella mischia per vivere all'ombra dei maestri e sfruttare quella che rischia sempre più di diventare una moda; i WORLDTIME sono abbastanza originali per non cadere mai in banalità di dubbio gusto, fornendo un'interpretazione sufficientemente personale di un genere cosi di successo. Inoltre, invece di diluire i contenuti del songwriting in un lavoro di eccessiva durata, condensano con efficacia e senza dispersione le proprie idee in neanche 40 minuti di musica. E se pensate che si tratta di un concept non è poco! Con una copertina tra PINK FLOYD ed ELOY, i tre ragazzi americani possono ricordare i RUSH degli anni '80 e i DREAM THEATER, con una voce bella e vagamente tateiana, mentre per l'ispirazione di parte più marcatamente progressive mi fanno venire in mente Gilmour e compagni ai tempi di "The Wall" e "The Final Cut". Piacciono la sezione ritmica, precisa e puntuale di stampo tipicamente metal e l'alternarsi di atmosfere acustiche, quasi eteree, con sprazzi più potenti, segnati da assoli molto belli, inoltre una ricerca della melodia che, anche nelle fasi più tecniche legate all'hard-rock, il gruppo non sembra mai perdere di vista, grazie anche all'uso delle tastiere. Segnalo su tutti i brani, l'iniziale "New born dreams", le eleganti e rappresentative "The child within" e "Living fantasy" e le stupende "Demanding dreams..." e "Demise", tra flutti marini e stridore di gabbiani, in un crescendo estremamente coinvolgente. Acquisto non obbligatorio, ma sinceramente consigliato in particolare agli amanti del genere.

 

Davide Arecco

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