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ZARAGON No return PMP 1984 (A.P.M. 1995) DAN

Per gli archeologi del progressive questo recupero della A.P.M. dovrebbe assumere un notevole interesse, visto che offire la possibilità di riscoprire un gruppo del quale sfido chiunque ad aver già sentito parlare, appartenente inoltre ad un paese, la Danimarca, assai avaro in materia di produzioni di rock romantico. L'introduzione è abbastanza promettente, essendo il primo brano "Stretched out hands" (il disco è in inglese) introdotto da un cantato assai melodico ed un violento assolo di tastiera in perfetto stile progressive. L'album prosegue poi passando per "Thoughts" (11.40), "Lightrace" (5.17), "No return" (12.44), "Exit" (2.22) e "Fear to fight" (7.14 - bonus-track), pezzi che presentano tutti più o meno le stesse caratteristiche: tastiere molto "anni settanta" e spesso in primo piano, qualche melodico assolo di chitarra, momenti cantati piuttosto lirici ma anche un po' banali. Le citazioni più evidenti sono EL&P, KANSAS e GENESIS, miscelate in una formula molto energica e abbastanza personale (chi avesse avuto occasione di ascoltare gli svedesi MANTICORE potrebbe avere una buona idea del risultato) ma che non riesce a superare con successo il trabocchetto dei luoghi comuni. La valutazione complessiva viene in parte penalizzata da quest'ultimo fattore, risultando inficiata da una sensazione di normalità dalla quale risulta difficile liberarsi durante tutto il CD. Il documento è valido in una prospettiva storica, ma comunque non essenziale quanto a valore intrinseco, nonostante alcuni buoni momenti (tra i quali la bonus track, di vecchia composizione ma registrata adesso dal gruppo riformato) che finiscono però col perdersi nel contesto generale. Sei e mezzo.

 

Riccardo Maranghi

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