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ROUSSEAU Riccardo Maranghi
 

I Rousseau sono un gruppo che gode di discreta notorietà nel nostro paese (ovviamente sempre nell'ambito) della ristretta cerchia degli appassionati di prog). Tale fama è dovuta, oltre che all'indiscutibile validità delle loro opere ("Flower in asphalt", "Retreat" e "Square the circle"), anche ai numerosi (e meritati!) articoli che sono stati loro dedicati da fanzines e riviste specializzate ed alla capillare distribuzione che la Musea ha riservato alle loro produzioni.
E' da molto tempo che non si sente parlare di loro. Abbiamo così pensato di farci spiegare le ragioni di questo silenzio nell'intervista che segue.


Ciao e benvenuti su Arlequins. E' passato molto tempo dall'ultima volta che ho sentito parlare dei Rousseau. Siete ancora in attività?

Certamente! Abbiamo anzi appena realizzato un nuovo pezzo per un album concept che uscirà in dicembre per la Musea. L'album ("7 days of a life" - ndA) sarà dedicato ai giorni della settimana: sette gruppi di sette paesi diversi presenteranno ciascuno un brano rappresentante un giorno in particolare. Per il vostro paese saranno presenti gli Ezra Winston, che hanno contribuito con una canzone; noi abbiamo composto "Wednesday". Nel frattempo stiamo lavorando ad un progetto di opera rock teatralee ad un nuovo album. Il CD, che dovrebbe uscire all'inizio della prossima estate per la Musea, conterrà i temi principali dell'opera (che narra la storia di un indiano nel "Brave, new world") e sarà intitolato "Seattle".

C'è sempre un notevole divario temporale tra le vostre produzioni. Se non sbaglio "Flower..." risale al 1980, "Retreat" al 1983 e "Square..." al 1988. Potreste spiegarmene le ragioni?

Occorre sempre molto tempo per mettere da parte i soldi necessari a finanziare le produzioni ed anche per trovare un co-produttore. Non è così facile per chi si muove in uno scenario musicale non commerciale. Ecco perché intercorre sempre tanto tra le nostre opere. Da quando lavoriamo con la Musea comunque le cose si sono messe molto meglio. Avremo così il concept-album in dicembre, "Flower..." apparirà su CD entro quest'anno, "Retreat" sarà anch'esso convertito in CD a gennaio ed in estate uscirà il nuovo disco. Come puoi vedere, c'è una maggiore continuità.

Come nasce un pezzo dei Rousseau?

In questo modo: ci incontriamo e uno di noi (soprattutto il tastierista e il chitarrista) presenta le proprie nuove idee melodiche. Ci improvvisiamo sopra per settimane e settimane ed ognuno contribuisce con qualcosa di proprio, fino a che non abbiamo un brano compiuto. Dopo di che smettiamo con l'improvvisazione e ripetiamo il pezzo finché non diviene fluido...

Cambiamo argomento: conoscete qualche gruppo dell'attuale scena prog europea?

Sì, ne conosciamo abbastanza. Molti sono solo delle copie di Genesis & co. senza il coraggio di cercarsi un proprio stile. Ce ne sono molti che hanno delle splendide idee, ma non riusciranno mai ad emergere, in quanto non c'è nessuna casa discografica che dà loro la possibilità di sviluppare il loro stile. Personalmente amiamo la musica di IQ, Sagrato, Marillion (fino a Steve Hogarth) e certamente anche di qualche nuova band italiana (per esempio gli Airspeed, che fine hanno fatto?). Anche Deyss e qualche altro hanno composto dei pezzi molto piacevoli...

Potreste dirmi quali sono i dischi che avete apprezzato di più in assoluto?

Te ne posso dire qualcuno: Genesis ("The lamb", "Wind & wuthering", "Selling England", "Seconds out"), Camel ("The snow goose", "Mirage", "Moonmadness"), Al Di Meola ("Soaring through a dream" -pensi che non abbia mai fatto progressive? Ascolta questo...-), Focus ("Moving waves"), Vivaldi ("Le quattro stagioni"), i dischi più famodi di Procol Harum, Yes, Zappa (gli ultimi) ed anche qualcosina di Triumvirat, EL&P, Jethro Tull, Stenie Wonder, Supertramp...

Per concludere una curiosità: perché avete scelto di chiamarvi Rousseau?

Abbiamo scelto questo nome perché amiamo i libri di questo filosofo francese e riteniamo che molte sue idee circa un ritorno alla natura siano molto attuali. Abbiamo poi scelto Rousseau perché è un nome che suona classico, un po' come la nostra musica...

OK, grazie davvero per la gentilezza dimostrata. C'è un messaggio che volete lanciare ai nostri lettori?

La musica è il messaggio!

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