Home

 
WILLIAMSON, ALAN Giovanni Carta
 

Il chitarrista e compositore inglese Alan Williamson fa parte di quella schiera di musicisti che popolano il sottobosco musicale del rock progressivo britannico. Il suo terzo ed ultimo lavoro, "Across Angry Skies", si allontana sensibilmente dai classici cliché heavy prog di stampo americano avvicinandosi invece ad un'interessante forma di rock sinfonico di grande effetto. Alan Williamson ci ha offerto gentilmente questa piccola intervista via email, nonostante i drammatici fatti di Londra avvenuti pochi giorni prima...

Il tuo ultimo cd ha ricevuto diverse critiche positive, però in genere il tuo accostamento verso musicisti come Steve Vai e Joe Satriani mi sembra un po' forzato; personalmente la tua musica per certi versi mi sembra più vicina alla tradizione del rock sinfonico inglese: grandi orchestrazioni, contaminazioni folk, frammenti di misticismo orientale... quali sono le principale influenze che hanno portato alla scrittura delle tue composizioni?
Ciao Giovanni, grazie per l'occasione di questa intervista. Dunque, la mia influenza principale per questo album dovrebbe essere la vita! Ed intendo ogni aspetto nella vita, dalla rabbia all'ispirazione, emozione, bellezza ed ispirazione. Mi piace osservare le cose che mi accadono di persona o che accadono attorno al mondo. Proprio in questo minuto, mentre scrivo l'intervista, Al-Qaida ha distrutto la stazione ferroviaria di King's Cross nel cuore di Londra ed ha piantato numerose bombe sui mezzi di trasporto locale. Non c'è niente che io possa fare da solo per risolvere questi problemi così la prossima cosa migliore da fare è di trasportare in musica la mia rabbia ed emozione. Per quanto riguarda le influenze musicali, probabilmente dovrei citare Hans Zimmer, il compositore di colonne sonore che ha scritto le musiche per Il Gladiatore, L'Ultimo Samurai, Re Artù e La Sottile Linea Rossa, giusto per fare qualche titolo. E' il mio ultimo idolo per quanto riguarda la musica che compongo ed il suo lavoro mi incoraggia immensamente.



In questi ultimi anni la tua popolarità come chitarrista in patria sembra essere cresciuta, in particolare grazie alla tua attività di insegnante in diversi istituti. La tua dimensione come compositore però è ancora tipicamente underground, ristretta nel cerchio degli appassionati prog e delle riviste-fanzine specializzate. Credi che la possibilità di ampliare il numero di ascoltatori ed ammiratori possa coincidere con la volontà di scrivere musica complessa e sofisticata?
Si! Sono decisamente convinto che sia tutto rivolto nel modo di centrare facilmente il tuo pubblico. Potrei darti un esempio di questo dicendo: se cammino per la strada, vicino ad una persona, lo fermo e gli chiedo: vorresti comprare una copia del mio album? La possibilità che dica si e che possa lasciare i suoi soldi sarebbe piuttosto scarsa. Se io oppure qualsiasi altro artista o complesso si mettesse a fare una cosa simile probabilmente avremmo un grande sostegno di ammiratori. Ma sfortunatamente dobbiamo seguire la strada più dura, pubblicizzando e commercializzando la musica nel modo più efficace possibile. La scelta più comoda è quella di ottenere un contratto discografico, un manager, un agente, promoter ecc... ma per riuscirci bisogna prima impressionarli con il nostro lavoro. Come per qualunque altro musicista che ci riesca o che sia riuscito a farlo, si tratta di un impresa estremamente difficile. Se io e gli altri ragazzi che suonano e scrivono musica del nostro tipo avessimo iniziato a suonare più musica commerciale allora le nostre possibilità di essere notati sarebbero migliori. So che c'è un buon mercato per questo tipo di musica, dove noi musicisti troviamo i fans ed i fans trovano noi! E non sai mai che il tipo che ho fermato sulla strada possa comprare una copia del mio album, ah ah!

In "Across Angy Skies" diverse parti musicali sono piuttosto legate alle sonorità prog-metal di bands come Dream Theater... però il tuo stile è piuttosto differente dalla scena degli americana. Che opinioni hai della scena prog-metal americana di questi giorni?

Bene, affrontiamo il fatto che i Dream Theater hanno il monopolio principale di questa scena musicale. Sono senza dubbio una delle migliori bands di musicisti, intelligenti, estremamente preparati nel loro campo musicale e sono anche un grande gruppo di ragazzi. L'Inghilterra e l'America hanno da sempre dominato la scena musicale, sin dagli anni sessanta quando gruppi paragonabili ai Yardbirds e Rolling Stones suonavano covers di musica blues nera americana come John Lee Hooker e negli Stati Uniti gruppi come i Byrds erano influenzati dai Beatles e dagli Stones. Ho una grande ammirazione verso la musica americana, ci sono cresciuto insieme e adoro ascoltare nuovi artisti che creano musica originale e d'avanguardia.

Le tue composizioni più volte evocano suggestioni epiche che sembrano provenire da un'epoca antica ed ormai lontana, specialmente in brani come "Gates To The Kingdom" ed "Emania", ma avverto anche una certa inquietudine... personalmente interpreti la musica come una via di fuga, come semplice arte oppure come un mezzo di espressione legato ed influenzato dagli eventi quotidiani?

Come ho accennato prima, io compongo musica tenendo in mente il mondo, se non avessimo questa preoccupazione scriveremmo della musica piuttosto noiosa. In altre parole, io suono, voi ascoltate, poi decidete cosa desiderate dalla mia musica. Finché abbiamo differenti personalità tutti quelli che ascoltano la mia musica l'ascolteranno in un modo differente ed otterranno ciascuno qualcosa di differente. E' come la galleria d'arte della vita, "venticinque persone che guardano lo stesso dipinto verranno tutti fuori con una diversa interpretazione!"

Come nei tuoi due lavori precedenti, sei il principale produttore e compositore di "Across Angry Skies". In futuro credi che formerai un vero gruppo rock...magari introducendo anche delle parti vocali???

Vivo alla giornata, se il destino mi condurrà verso altre persone con cui lavorare seguirò la corrente e vedrò cosa succede, un giorno mi piacerebbe lavorare con un cantante, sarebbe perfetto!

"Dio benedica tutti quelli che seguono la voce del cuore e realizzano l'impossibile, dato che non c'è nulla di impossibile una volta che avete incominciato!" - Alan Williamson 2005

Italian
English