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RAINBOW THEATRE Alberto Nucci & Jessica Attene
 

In Australia non ci sono solo i canguri e, parlando di Prog, non ci sono solo i Sebastian Hardie. I Rainbow Theatre sono stati solo uno, e non il meno originale, dei tanti gruppi che hanno vivacizzato la scena prog agli antipodi. Autori di due soli album ("The Armada" 1975, "Fantasy of Horses" 1976), sono rimasti sconosciuti ai più, fino a pochi anni fa, quando questi furono ristampati illegalmente da un'etichetta giapponese, cosa che ha contribuito a rendere noto il loro nome presso un certo numero di appassionati. Riusciamo a contattare l'anima dei Rainbow Theatre, Julian Browning, e con lui parliamo del passato ma anche, finalmente, delle prossime ristampe (legali!).

Come e quando nascono i Rainbow Theatre?

Ho formato i Rainbow Theatre nel 1973 con Ferg McKinnon (basso) e Graeme Carter (batteria), abbiamo provato come una pura sezione ritmica prima che Marty Rose (voce) e Steve Nash (sax, clarinetto, congas) si unissero e iniziassimo a suonare dal vivo in giro per Melbourne. Il trombettista Frank Graham (lo zio di Grame) e Don Santin (trombone) poi si sono uniti e con loro Keith Hoban, il nuovo vocalist. Già da allora suonavamo pezzi xhe sarebbero poi finiti sull'album "The Armada" ma senza i cori. Registrammo "The Armada" nel 1975 con membri del Victorian Opera Company Choir di cui Keith Hoban faceva parte. Dopo ciò facemmo qualche concerto assieme al coro ed anche qualche concerto in locali più piccoli con soli 7 membri del coro stesso. Quello che ne veniva fuori suonava molto jazz rock, con molte improvvisazioni, e non tanto rock sinfonico.

Si trattava di un vero e proprio gruppo, un progetto personale o cosa?

Era una band vera e propria ma anche un progetto personale. Ci esercitavamo molto e ci piaceva suonare assieme dal vivo.

Il gruppo si è sciolto dopo soli 2 lavori: cosa ti ha spinto ad abbandonare?

I Rainbow Theatre era un lavoro che facevamo part time per passione. Tutti noi avevamo lavori regolari. Ci prendemmo del tempo dopo l'uscita di "Fantasy of Horses" e avevamo in programma di riformarci; ciò che per una serie di ragioni, non si è verificato. In quel periodo fui affascinato dall'orchestra sinfonica e volevo scrivere una sinfonia!

Dopo i RT hai avuto altre esperienze musicali?

Dopo I Rainbow Theatre studiai composizione e direzione col Prof. Keith Humble della Latrobe University e composi/eseguii diversi progetti. Per la ristampa di "Fantasy of Horses" conto di includere un movimento tratto dalla mia Terza Sinfonia eseguito dalla Melbourne Symphony Orchestra. Ha molte somiglianze con lo stile dei Rainbow Theatre. Nel 1997 ero resident composer alla Melbourne Grammar ed eseguii la mia Ottava Sinfonia. La mia Settima Sinfonia venne eseguita dalla Malvern Symphony Orchestra. Ho diretto ed eseguito vari progetti dopo l'esperienza dei Rainbow Theatre ma non ho più formato altre band o ensemble.

Come giudichi i tuoi dischi a distanza di 30 anni?

Avrei voluto che l'incisione di "The Armada" fosse stata molto meglio. Ricordo che rimasi deluso all'epoca. Magari le ristampe renderanno maggiore giustizia dato che gli album verranno rimasterizzati dai master originali che sono rimasti nelle mie mani da allora. Potrei nominare molte cose che mi sarebbe piaciuto fossero state migliori. Tuttavia si parla di 30 anni fa e credo che abbiamo fatto del nostro meglio per quei tempi.

La vostra musica è piuttosto complessa: che tecnica di registrazione avete usato in studio?

Eravamo una band che provava molto e ogni musicista poteva leggere la musica. Avevamo un tempo in studio limitato, così pochissimo fu lasciato al caso. Nonostante qualche sovraincisione, molto di quello che si può sentire è uguale a come lo avremmo suonato dal vivo.

Come era la scena progressive in Australia all'epoca? Ricordi qualche buon gruppo? Avevate occasioni per suonare dal vivo?

Erano giorni eccitanti con molte grandi bands. I Sebastian Hardie avevano un bel suono ed erano piacevoli da vedere. Altri tra i miei gruppi favoriti erano gli Spectrum, gli Split Enz ed i Chain. La band più potente erano Billy Thorpe And The Aztecs, con Lobby Lloyde come chitarra solista. Le band progressive raramente suonavano nelle sale da ballo ma noi suonavamo nelle università, nei college, in alcuni grossi pub e nei night clubs. C'erano molti locali a quei tempi, La disco music spazzò tutto via sul finire degli anni Settanta e anche oggigiorno ci sono pochissimi locali per le non-dance bands.

La vostra musica ha risente fortemente delle esperienze della musica classica: c'è un autore che ti ha particolarmente ispirato?

Le mie maggiori fonti di ispirazione nell'ambito della musica classica erano a quel tempo Wagner, Mahler e Stravinsky.

Tra i gruppi rock quali sono state invece le tue principali fonti di ispirazione?

I King Crimson, gli Emerson Lake and Palmer e gli Yes erano I miei favoriti anche se la big band music di Duke Ellington, Count Basie e Buddy Rich erano pure delle fonti di ispirazione. Mi ricordo di aver visto i Pink Floyd, gli Yes, i Deep Purple e la Mahavishnu Orchestra negli anni Settanta e mi hanno fatto tutti una grossa impressione.

Oltre agli strumenti classici c'è anche il Mellotron, che suonavi, trovi che questo strumento sia in grado di dare ancora delle emozioni o possa essere sostituito con buoni campionamenti?

Non ho abbastanza familiarità con le Prog band contemporanee per avere un'opinione su di queste… anche se in questo periodo ne sto ascoltando un po'. Avendo scritto molte partiture per sezioni di archi nelle orchestre, so che queste hanno molta più espansione, versatilità ed eticità di quanto si supponeva che il Mellotron potesse emulare. Tuttavia credo che il Mellotron sia caldo, romantico ed etereo e che ciò lo renda quasi unico e degno di esistere. La composizione orchestrale per archi più vicina ad esso, cui possa pensare, è "Dafne e Cloe" di Maurice Ravel in cui il compositore stoppa le corde cosicché queste trillano assieme con l'archetto vicino alla tastiera. Suona come un Mellotron! Il suo suono vibrante così unico è parzialmente prodotto dalla leggera sfasatura nel movimento dei nastri. Se una tastiera elettronica moderna può imitarlo, bene; altrimenti... lunga vita al Mellotron!

Che effetto ti fa sapere che sono stati messi in circolazione dei bootleg dei tuoi album, mentre gli LP originali sono diventati dei pezzi rari e ricercati? C'è in programma una ristampa?

Devo dire che sono rimasto molto sorpreso di scoprire dell'esistenza di questi bootleg CD per la prima volta nel 2004. I vinili sono stati esportati negli Stati Uniti e in Europa negli anni Settanta, anche se non avevo alcuna idea che fossero diventati dei classici. Essendo maggiormente impegnato con la musica classica, non avevo alcuna idea di quello che stava accadendo. Artisticamente mi fa piacere e pensare alle future ristampe programmate per l'inizio-metà del 2006.

Fantasy of Horses è meno oscuro e ha più spazio per parti strumentali, inoltre il secondo lato è dominato da una lunga suite, sono stati inseriti gli archi che sentimenti volevi evocare con questo disco? Cosa ti ha ispirato nella realizzazione dei tuoi album? Di cosa parlano le liriche 2 album?

"The Armada" era molto dark, così "Fantasy of Horses" doveva essere molto luminosa! I due album sono in contrasto come il giorno e la notte. L'ispirazione per entrambi gli album deriva da fonti diverse come evidenzierò quando parlerò delle liriche sia che si tratti di un evento affascinante della storia o del problema dei cavalli selvatici in Australia. Una volta che mi ero fatto un'idea riguardo queste cose avrei scritto la musica con il tema in mente e sempre pensando ad ogni musicista. Erano tutti esecutori brillanti cosicché potevo chiedere loro quasi l'impossibile! Tutti i musicisti andavano avanti come se si trattasse di una sfida e credo che abbiamo raggiunto un sound unico.

THE ARMADA: "The Darkness Motive" riguarda un luogo chiamato Nicholas Garden che è nei Dandenong Ranges, vicino a Melbourne. Ci sono laghi con cigni, magnifici giardini, felci ed è circondato da imponenti foreste. Ho vissuto lì vicino negli anni Settanta e ho passato bei pomeriggi passeggiando da quelle parti.

"Song 1" è stata scritta per degli amici che vivevano a Eltham, vicino Melbourne.

"Petworth House" parla del soggiorno dell'artista William Turner's in questa casa del Sussex (Inghilterra) nel 1830.

"Song 2" Prelude to "The Armada" parla dell'armata spagnola (l'invincibile armata) del 1558 che tentò con 130 navi di invadere l'Inghilterra al tempo di Elisabetta I. Le navi furono spazzate via nella Manica e molte naufragarono addirittura sulle coste della Scozia e dell'Irlanda.


FANTASY OF HORSES: "Dancer" è la canzone di una ragazza che desidera diventare una ballerina.
"Fantasy of Horses" in Australia ci sono centinaia di cavalli selvatici che vivono nelle montagne dall'Australia orientale fino al Queensland. Iniziarono a diventare selvaggi fin dagli stanziamenti europei nel 1800 circa ed esistono tutt'oggi. Molti venivano cacciati, catturati e uccisi. Molti venivano catturati e addomesticati, e lo sono tuttora. Molti, come me, sperano che vivranno per sempre nella natura selvaggia e che corrano liberi.

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