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OPIUM CARTEL, THE Jessica Attene & Alberto Nucci
 

The Opium Cartel: sotto questo nome si nasconde una specie di progetto parallelo ai White Willow che condivide con questa band musicisti quali Lars Fredrik Frøislie (tastierista anche dei Wobbler), il chitarrista Jacob Holm-Lupo, ed il recente nuovo acquisto Mattias Olsson (ex batterista degli Änglagård). E' naturale che già solo dalle premesse questa band catturi l'interesse del nostro piccolo universo Prog ed è naturale che Arlequins ne voglia sapere un po' di più. Abbiamo intervistato per voi Jacob Holm-Lupo che ci guiderà alla scoperta di questa sua nuova avventura musicale.

Vuoi aggiornarci sui White Willow? C'erano persino voci circa lo scioglimento del gruppo: cosa è successo in effetti?

Ho messo il gruppo in attesa, in parte perché ho voluto concentrarmi su The Opium Cartel per un po', e in parte perché questa particolare line-up ha ormai fatto il suo corso. Avevo bisogno di valutare di nuovo quale sarà il futuro dei White Willow. Adesso ho di nuovo cominciato a lavorare su del materiale per i White Willow. Ci sarà un nuovo album l'anno prossimo, che segnerà un ritorno a un formato più genuinamente progressivo. La line-up include me, Lars Fredrik Frøislie e Mattias Olsson, tra gli altri. Ma prima di tutto questo, ci sarà la ristampa su vinile di "Ignis Fatuus", con una Bonus Track di 13 minuti :-)

Hai detto che state preparando del nuovo materiale con i White Willow. Siete passati dal sound oscuro e gotico di "Storm Season" alle sonorità più soft di "Signal To Noise": puoi spiegarci le ragioni di questa evoluzione sonora? Cosa dobbiamo aspettarci dal nuovo album?

Sento che con ogni album dei White Willow voglio esplorare un diverso aspetto del suono del gruppo. Con "Signal to Noise" ho voluto creare un album che combinasse un approccio pop sinfonico più leggero con alcuni degli elementi più heavy di "Storm Season". Semplicemente mi piace fare questi impasti e ogni album dei WW riflette sempre le mie differenti pre-occupazioni musicali. Con il prossimo album, anche se è un po' presto per dirlo, penso che ci sarà un ritorno al prog più pastorale di "Ignis Fatuus", come anche heavy, quasi una fusione di elementi. Vedremo.

Parliamo del tuo nuovo progetto "The Opium Cartel": come è nata l'idea di realizzarlo e quali sono state le esigenze che ti hanno spinto a sperimentare un tipo di sound più improntato al pop?

Ho sempre scritto musica pop, e alcune di queste canzoni si sono insinuate nei WW - canzoni come "Paper Moon" o "Joyride". Ma da molti anni volevo creare un progetto in cui non volevo lasciarmi frenare da alcuna restrizione di genere. Per quanto io ami i White Willow, sarà sempre un band prog, e ci sono alcune cose che proprio non rientrano in tale format. Quindi, con The Opium Cartel volevo esplorare alcuni degli altri generi di musica che amo - folk-rock, indie-pop, elettronica...

Sei sempre stato legato al mondo del prog ed il primo album dei White Willow è considerato un punto di riferimento per molte band moderne. Ti sei posto il problema di come il tuo pubblico avrebbe accolto un album così diverso dalle tue esperienze passate? Il pubblico e la stampa hanno reagito nella maniera in cui ti aspettavi?

Intendi The Opium Cartel? Ero consapevole del fatto che alle persone che più amavano gli elementi prog dei WW poteva non piacere. Ma, d'altra parte è stato un album che ho fatto soprattutto per mia cultura. Ma per come sono andate le cose non avevo di che preoccuparmi, in quanto il riscontro è stato oltremodo positivo, e le vendite hanno superato di gran lunga quello che ci aspettavamo. Ma naturalmente ci sono alcuni che hanno espresso disappunto per il fatto che non è "prog" abbastanza ... ma non è mai stato pensato per essere prog.

Avete in programma di portare dal vivo il materiale prodotto con questo nuovo progetto?

No, è semplicemente uno studio-project, con musicisti che vivono in Norvegia, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti.

Pensi che questo album ti aiuterà a farti conoscere anche al di fuori della cerchia del prog?

Non mi importa proprio di ciò. Se questo succede, si tratta di un piacevole effetto collaterale, ma una volta che ho pubblicato un album, sono a posto… e guardo al prossimo progetto. Finché qualcuno compra, non mi importa chi sia :-)

Un fattore che mi ha colpito molto è il contrasto fra la quantità di tastiere elencate nella copertina del disco (la parola Mellotron compare 3 volte) e la povertà di suoni, molto delicati e sicuramente non basati sulle tastiere. Come è intervenuto Lars Fredrick Frøislie nella realizzazione degli arrangiamenti? Perché avete deciso di utilizzare con estrema parsimonia questi strumenti?

Beh, in realtà, se si ascolta attentamente le tastiere ci sono in tutto l'album - è probabilmente l'album più tastieristico che abbia fatto. Ma queste sono mixate con discrezione, al contrario di un album prog. Questa è stata una decisione consapevole. Ma scoprirete che ci sono un sacco di tastiere che ribollono sotto. Gli arrangiamenti sono per la maggior parte miei, ma naturalmente Lars Fredrik avuto un po' di voce in capitolo.

Sei soddisfatto del risultato finale e pensi che questo progetto avrà un seguito?

Sono soddisfatto. E' stato probabilmente l'album più divertente che abbia mai fatto. La mia intenzione è stata per me e per tutti di avere un bel periodo spensierato da passare in studio, e lo abbiamo certamente fatto. Quindi sì, ci sarà ancora un Opium Cartel. Ma prima un po' di White Willow.

Cosa gira ultimamente nel tuo impianto stereo?

Ultimamente non ho ascoltato molta musica, non ne avevo tempo. Ma quando lo faccio, in questo periodo, si tratta spesso di materiale più jazz, come Pat Metheny Group o Weather Report, o indie moderna o pop come Fever Ray, Bat For Lashes o School of Seven Bells.

Come pensi che sarà dal punto di vista musicale l'evoluzione del prog?

Spero che ci sarà qualche nuova strada. Il New prog è piuttosto noioso in questi giorni, credo. Quindi mi piacerebbe sentire alcuni nuove sonorità. Alla fine la musica contemporanea inizierà a influenzare il prog, e viceversa, e quindi si arriva ad alcune interessanti cose, credo.




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