Home

 
MIDIAN Alberto Nucci e Luca Rodella
 

Per cominciare vorremmo una sintesi della storia dei MIDIAN: dalle origini ai giorni nostri.

Ci siamo formati nel 1990, in precedenza facevamo solo cover principalmente di MARILLION, PINK FLOYD, QUEENSRYCHE, e con l'entrata di Simone (Baldini Tosi alle tastiere ed al violino; NdR) abbiamo cominciato a fare dei pezzi nostri, a buttare giù un po' di idee, che abbiamo poi registrato nel demo del 1992. Un demo che ha avuto buoni risultati, visto che da questo è nata la partecipazione alla compilation Night Piece 3 con la Dracma e, successivamente dopo svariati contatti con label indipendenti, ha portato alla produzione del nostro CD da parte della Pick Up.

La compilation con la Dracma vi ha portato qualche vantaggio di notorietà?

Si, perché prima di tutto è stata un'importante esperienza per noi che avevamo fatto solo un demo, e poi ci ha permesso di apparire su riviste del settore quali Metal Shock, Flash che ogni anno dedicano molta attenzione all'uscita di questa compilation.

I primi contatti con la Pick Up come sono avvenuti?

All'inizio tramite Loris Furlan, che sa tutto di tutti i gruppi italiani, a cui si è appoggiato Flavio Alessi, che è il nostro produttore, per cercare delle valide band da inserire nella propria scuderia. Loris aveva sentito il nostro pezzo sulla compilation, così mi ha contattato richiedendomi il demo che poi gli ho spedito. Dopo vari contatti ci ha convinto, grazie ad una proposta affidabile e abbastanza conveniente, a realizzare questo CD. La Pick Up, almeno per ora, sembrerebbe un'ottima etichetta.

Visto che avete avuto svariati contatti con label più o meno grandi, quali sono i compromessi che un gruppo deve accettare per quanto riguarda il tempo, il compenso, le ingerenze artistiche...?

Mah... sicuramente un gruppo deve concedere il meno possibile... Per quanto riguarda la libertà artistica noi sinceramente non ci siamo neanche posti questo problema, visto che eravamo partiti dal presupposto di avere libertà assoluta. Infatti Flavio è venuto a trovarci mentre registravamo, ha seguito quello che facevamo, ha dato dei consigli su ciò che riteneva migliorabile ma non ci ha mai imposto nulla, la scelta decisiva era sempre la nostra.

Cambiando discorso, cosa vorreste che l'ascoltatore trovasse nella vostra musica.

Quello che a noi piacerebbe è ottenere prima di tutto un suono nostro, riconoscibile che vada al di là dei generi. Per esempio, non per fare dei raffronti, ma i QUEENSRYCHE non sono inseriteli in un certo genere, loro principalmente fanno delle canzoni. Ed è questo il nostro obiettivo: fare delle canzoni fruibili da chiunque, a prescindere dal genere che preferisce, creando un sound proprio del gruppo. Al riguardo, una cosa positiva di cui ci siamo accorti, è che la nostra musica viene ascoltata sia da chi apprezza l'heavy sia da chi apprezza cose molto diverse come il progressive. Il fatto è che ci siamo ritrovati nel progressive un po' per caso. Abbiamo i tempi dispari, la caratteristica timbrica di un violino che ci fa acquisire qualcosa di differente; però non c'è stata una volontà di diventare un gruppo progressive anche perché interpretavamo il prog come il fare qualcosa di nuovo. Invece abbiamo scoperto poi che il progressive è un sound, un genere musicale con delle proprie caratteristiche.

...al proposito la disquisizione è sempre aperta...

Sai anche perché ora di gruppi che fanno heavy-prog ce ne sono moltissimi sulla scia dei DREAM THEATER (che hanno aperto la strada alla grande...). Però ora se uno fa l'heavy-progressive assomiglia per forza ai DREAM THEATER e questo non ci piace.

Per passare al vostro disco, c'è qualcosa che lega fra loro le varie canzoni?

Essenzialmente le canzoni sono sempre introspettive, vi è sempre una ricerca all'interno di noi. Non a caso Soulinside è una sottospecie di viaggio all'interno dell'uomo. Praticamente tutti i pezzi affrontano stati d'animo in Wind, per esempio, vi è un parallelo tra una crisi a livello umano e l'azione liberatrice del vento.

Il lavoro grafico del vostro CD l'avete pensato voi o l'ha ideato qualcuno esterno alla band?

No... l'abbiamo pensato noi... purtroppo si vede (ridono... NdR)! Più che altro sembra un lavoro di new-age, ma è meglio così: uno si aspetta qualcosa e invece trova qualcos'altro. Comunque anche questo spiega il fatto che la ricerca di un tipo di musica, di un genere preciso, non c'è. Noi ci siamo sentiti liberi anche dal punto di vista grafico. Ci dava un po' fastidio il fatto che ci dovessero essere per forza gli elfi in copertina... La nostra trae in inganno... quello sì! ..Meglio così. Anche il CD all'interno è nudo, non ci abbiamo scritto niente. Può anche essere uno svantaggio ma è comunque una cosa particolare con questo cielo, questa terra... non è collocabile.

Visto che il suono non è propriamente progressivo e, come dicevate prima, vi piacerebbe che tutti vi ascoltassero, volevamo sapere se suonate spesso dal vivo e come risponde la gente ai vostri concerti.

Ahi., ahi... Questo è un grosso problema. Senti, dalle nostre parti poter suonare dal vivo è una cosa difficilissima, soprattutto per mancanza di spazi, tutte le volte che ci proponiamo dal vivo è una cosa molto importante e ci piacerebbe farlo più spesso. Poi, il fatto di voler raggiungere più gente possibile, non deve essere preso come un peccato di presunzione, noi ci proviamo, è il nostro obiettivo nonostante le mille difficoltà che abbiamo. Anche per tutta la roba che usiamo durante la performance dal vivo, incontriamo delle grosse difficoltà nel sistemarci, e ciò ci impedisce in fondo di fare un concerto come si vorrebbe. L'ideale sarebbe quello di esibirsi da soli per trovare una situazione ottimale.

Il fatto di fare un CD dalla durata abbastanza corta (37 minuti circa; NdR) è stata una scelta artistica, dovuta a limitate risorse finanziarie...

E' stata una scelta su cui ha influito anche Flavio che all'inizio voleva addirittura un CD da 6 pezzi, per promuoverlo meglio. La ragione era anche che secondo lui il primo lavoro era quello critico e aveva paura che qualcosa andasse perso...

...per non bruciare troppi pezzi insomma...

Esatto. Comunque avevamo un altro pezzo per raggiungere i 50'. Pensiamo comunque che sia meglio una cosa concisa di un lavoro di un'ora o più... Poi il progressivo è afflitto endemicamente da suite esagerate, durate infinite. Il rischio è quello di autocelebrarsi all'infinito con passaggi strumentali infiniti. Anche a noi all'inizio facevamo dei pezzi di 6-7 minuti, ma abbiamo cercato di sintetizzare la struttura di canzone, composta da più strofe, da più ritornelli... il mitico A-A-B-A (strofa-strofa-ritornello -strofa). Cerchiamo una struttura fruibile, che abbia però un elemento originale all'interno. Il termine di paragone in questo caso sono per noi i KING CRIMSON: ricerca dell'originalità, anche se in fin dei conti le loro sono canzoni.

...a proposito... sarà perché avete il violino... ma dei KING CRIMSON cosa mi dite....?

Alcuni di noi erano dei genesisiani accaniti, cioè la musica era tutta lì. Poi riascoltando i KING CRIMSON abbiamo capito la loro incredibile genialità, uno dei gruppi più originali della storia del rock. Noi non è che abbiamo deciso di assomigliare ai KING CRIMSON ma, in alcune recensioni, ci hanno paragonato per qualcosa a loro. Il fatto curioso è che poi molti di noi li hanno ascoltati solo successivamente. Poi, fortunatamente, all'interno del gruppo non c'è nessuno che ascolta la stessa musica pur trovandoci, stranamente, tutti d'accordo. Ci siamo riconosciuti nella nostra musica, quella che si faceva insieme.

Quindi le vostre influenze sono i MIDIAN...

Precisamente. Fatto il primo pezzo ci siamo riconosciuti tutti in esso e da lì abbiamo continuato. Forse è per questo che il nostro sound è personale.

MIDIAN era la città dei morti del libro Cabal...

Infatti lo abbiamo tratto da lì... Un libro che è molto più bello del film che in definitiva è uno splatter.

Ha un qualche significato particolare?

In fondo sì. A noi piaceva il nome, anche per come suona. Non si capisce se è italiano, inglese...

Facciamo anche questa ...la tradizionale chiusura: avete qualcosa da dire ai nostri lettori?

Nooo... da giornale commerciale, da vero giornale! A parte gli scherzi. Una cosa volevamo dirla... noi siamo abbastanza modesti, e le cose noi le facciamo senza presunzione di essere chissà chi. E' la voglia di suonare che ci fa andare avanti, non siamo i precursori di niente, siamo noi stessi in evoluzione.... La morale (ridendo; NdR) è comprate il nostro disco che vogliamo vivere di musica...

...mai vendersi, tranne che per soldi... Ah! Ah!

Italian
English