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PERSPECTIVES OF A CIRCLE Valentino Butti
 

Abbiamo incontrato i ragazzi dei ”Perspectives Of A Circle”, band romana che qualche tempo fa ha pubblicato l’album d’esordio “Masks, faces, whispers”. Un lavoro che conferma il buono stato di salute del prog nostrano composto non solo da gruppi storici, ma anche da una fiorente scena di giovani band desiderose di farsi conoscere.


Parlateci brevemente di come è nato il vostro gruppo, il vostro back-ground musicale e della “scelta” di approcciarvi ad un genere particolare e multiforme come il progressive…

I POAC nascono dall'unione di cinque esperienze e formazioni diverse: siamo entrati in contatto nell'ambiente del rock underground romano e abbiamo scoperto di avere in comune quelli che sono i tratti definiti e distintivi della nostra musica. Il progressive che ne risulta è un' estensione di questa varietà di influenze più che una scelta deliberata.

“Masks, faces, whispers” è il vostro album di debutto. Qual è il significato del titolo e quali sono le tematiche che affrontate nei vari brani che lo compongono?

MFW è un viaggio all' interno dell' individualità di ognuno, dalle maschere (masks) dell' apparenza ai sussurri più inconsci (whispers). Il percorso, come quello della persona che si scopre, non è sistematico ma attraversa una serie di momenti contrastanti che emergono nelle diverse sonorità strumentali e nei vari riferimenti letterari del disco, che vanno da Pirandello a Remarque.

Come nascono le vostre composizioni ? Un lavoro d’insieme oppure qualcuno porta delle idee che poi vengono sviluppate da tutti voi… o cos’altro….?

Il carattere particolare di ogni brano deriva dal suo particolare processo creativo, non ci sono schemi. Ci sono canzoni che possono nascere soltanto se scritte come gruppo, in cui ciascuno apporta le sue personali influenze, altre invece partono da un blocco definito, affrontato e arrangiato nella band in un secondo momento.

Siete alle prese con dei nuovi brani o siete più concentrati sulla promozione (concerti ecc…) di “Masks……..”?

Nelle serate i brani di MFW sono il nostro repertorio fisso, ma c'è tanto nuovo materiale. Abbiamo già suonato live parecchie nuove canzoni e continueremo a farlo: noi, come molti altri artisti, pensiamo sia utile collaudare i brani prima di affrontarli in studio. Seguirà la fase di registrazione, ma se nel frattempo siete curiosi di ascoltare qualcosa di nuovo potrete sentirlo ai concerti.

Conoscete la scena progressive internazionale e quella italiana ricca di band di grande valore?

Nel corso della nostra attività live lavoriamo quotidianamente a fianco di tantissimi validi gruppi originali. Abbiamo avuto modo di scoprire molta musica nuova, interessante, e troviamo una grandissima ispirazione nel vedere l'opera e la passione delle persone che ci circondano.

Avete occasione di organizzare dei concerti o, tasto dolente per molti gruppi, i gestori dei locali vogliono “numeri” e quindi magari cover-band commerciali piuttosto che una band “alternativa”?

Questo è il problema più diffuso tra i locali delle nostre città. E' difficile tenere attiva una rete di concerti quando gran parte del pubblico (anche del più colto) non è disposta a sperimentare dal vivo una realtà che non conosce: lo sa bene chi queste realtà le cerca, e spesso deve muoversi nelle zone più disparate per un buon live.

Siete direttamente coinvolti ovviamente ma…: perché consigliereste l’acquisto e l’ascolto di “Masks……..” e cosa cambiereste (se cambiereste) qualcosa nell’album che non vi ha particolarmente soddisfatto?

E' un disco spontaneo, nato dall'entusiasmo e dal piacere di far musica. Non tutte le produzioni di oggi nascono in questo modo. Stiamo per lavorare a una nuova versione del disco che migliorerà il mix e alcune registrazioni rispetto alla nostra prima edizione autoprodotta, speriamo che gli ascoltatori possano apprezzarlo ancor meglio di prima. Inoltre il disco racchiude sonorità molto diverse, che vanno a toccare sia brani più acustici che brani più elettrici, che uniscono sia echi del classico Prog anni '70 che del Prog più recente.

Per concludere…. il sogno nel cassetto per i “Perspectives of a Circle”…

Scrivere del materiale sempre più attuale e produrlo nella maniera migliore. Speriamo semplicemente che la nostra musica possa suscitare in più persone possibile la stessa ispirazione e motivazione che noi troviamo nel lavoro degli altri. Occasioni come queste interviste sono molto utili per questo scopo, quindi ringraziamo per l'occasione.



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