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PORCUPINE TREE Max Pieretti
 

Partito come progetto del solo Steve Wilson (curatore anche delle compilations Exposure e leader dei NO MAN), i PT sono di recente divenuti una vera band, acquisendo tra l'altro la preziosa partecipazione di Richard Barbieri (ex-Japan), e guadagnandosi una fetta dì notorietà e di pubblico che li ha portati ad esibirsi lo scorso giugno al Palladium di Roma, in un concerto organizzato da Radio Rock. Questa è stata l'occasione dì un incontro faccia a faccia proprio con Steve.

Puoi raccontarmi una breve storia della band? Sai, i Porcupine Tree sono un po' un oggetto misterioso in Italia.

Il progetto P.T. esiste dal 1988, ma all'epoca non si trattava di un gruppo vero e proprio, infatti il 1° CD On the sunday of life venne realizzato da me, quasi in completa solitudine e, fino alla realizzazione del 2° Up the downstair sono io l'unico membro della formazione. Naturalmente le prime apparizioni live dei P.T. avvengono dopo l'uscita di Up the..., quando si forma finalmente il gruppo, che poi è quello tuttora attivo: io, R. Barbieri, C. Maitland e C. Envin. Per quel che riguarda quest'alone di mistero intorno a noi, devo ammettere che si tratta di una cosa voluta apposta per creare interesse intomo al progetto.

Cosa puoi dirci riguardo a nuovi progetti per il futuro?

Registreremo un nuovo EP in ottobre con 2 o 3 brani inediti e realizzeremo (finalmente!) in un unico CD le versione completa di Voyage 34, in 4 parti (la prima parte usci nel '92 come EP - ndR).

Vi sentite vicini alla scena progressiva?

Dipende. Sinceramente non ci piace essere paragonati a gruppi come IQ, Pendragon... perché troppo arroccati sullo stile Genesis. Ci sentiamo invece progressivi in quanto creiamo nuove sonorità (vabbè...! - ndA). Le bands che oggi considero progressive sono i Nine Inch Nails (arivabbè...! - ndA), Cardiacs, Primus e, naturalmente, Porcupine Tree.

Per quanto riguarda le liriche, in quale direzione vi spingete?

Le liriche devono fare da contorno alla musica, e sono quindi secondarie. A volte possono riguardare aspetti pericolosi della vita sociale (Radioactive toy = giocattolo radioattivo), mentre altre volte possono anche riguardare cose fantastiche (Jupiter island). I nostri album non sono dei concept, dal punto di vista di una storia vera e propria, bensì dei viaggi virtuali musicali, e a musica è l'elemento più importante.

Quali sono i 5 migliori album della storia?

Impossibile dirlo. Ti darò invece le 3 migliori bands a mio parere: i Pink Floyd (ma va...?! - ndA), King Crimson e VDGG.

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