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STOLT, ROINE Alberto Nucci
 

Puoi tracciare una breve storia dei Kaipa?

All'età di 18 anni andavo in giro, e registrai il mio primo album, coi Kaipa. Suonavamo rock con influenze prese dal folk, sinfonica, jazz, musica sacra. Avevamo un buon successo in Svezia, con lunghi tour e un altro paio di dischi usciti per la Decca, performance su radio e TV.

Quali erano i vostri scopi musicali all'epoca?

Eravamo molto giovani all'epoca e suonavamo solo il tipo di musica che ci piaceva al momento. Naturalmente avevamo molta libertà, musicalmente parlando, nella creazione di brani come Korstäg, Skenet bedrar, Oceaner föder liv, Sist på plan poiché erano tutte canzoni abbastanza complesse con molte sezioni e stati d'animo differenti. Erano davvero bei tempi.

Il vostro disco migliore?

E' difficile dirlo, ma credo che sia Solo che Inget nytt under solen siano delle belle cose per quei tempi.

Cosa accadde dopo lo scioglimento del gruppo? Sentivi il bisogno di fare qualcosa da solo... o semplicemente volevi provare un altro genere di cose?

Lasciai i Kaipa perché ero un po' stanco di tutto ciò, dopo tutti i lunghi tour e le registrazioni con la stessa gente. Eravamo quasi come una famiglia che viveva insieme ogni giorno dell'anno. Registrai quindi l'album Fantasia a mio nome; non fu una registrazione perfetta in ogni aspetto, ma più che altro il modo per allontanarmi un po' dal territorio talvolta un po' troppo serioso del sinfonico.

Ti abbiamo lasciato a Fantasia e ti abbiamo ritrovato di recente con The flower king; cos'è successo nel frattempo?

Dopo quell'album suonai il materiale dal vivo e quindi registrai un nuovo album per la Warner con uno stile più pop/chitarristico. Dopo ciò ho cominciato a produrre e suonare con vari artisti nell'ambito della musica pop/rock/folk/country. Nel 1985 formai un gruppo chiamato Stolt che suonava rock/funk con alcuni elementi sinfonici. Nel 1989 registrammo un CD intitolato The lonely heartbeat, che è ancora considerato un grande album nel suo genere; abbiamo anche realizzato diversi singoli prima e dopo ciò.

E poi hai dunque deciso di tornare verso il rock progressivo/sinfonico?

Ho scritto brani in stile sinfonico durante gli anni '80, ma nel 1993 sentivo che era tempo di fare qualcosa più seriamente. Dopo aver suonato punk, rock, blues, heavy, fusion, pop (manca solo la tarantella... - ndR) per un paio d'anni, sia in studio che live, trovai giusto fare di nuovo qualcosa di più complesso.

Chi è il Re dei Fiori?

Il Re dei Fiori (The flower king) è una specie di simbolo per qualcuno dei valori che sentivo come trascurati e dimenticati oggigiorno: la gentilezza umana, amore, luce, pazienza, fantasia, tenerezza, compassione, ecc...

E come ti è venuta l'idea per la creazione di questo personaggio?

Sentivo che c'era così tanta aggressività e vibrazioni negative in gran parte dell'industria musicale di oggi che ho sentito mio dovere di cercare un'alternativa. Così il Re dei Fiori è nato... pura gentilezza.

Puoi darmi una spiegazione delle liriche e del significato di Humanizzimo?

Humanizzimo è un lungo brano con 6 differenti parti vocali, in relazione però l'una con l'altra. Trovo molto difficile spiegare le liriche in generale... principalmente perché non voglio distorcere l'impressione o l'idea che ognuno individualmente ottiene dai miei lavori. Penso anche che ci vorrebbe l'intera rivista per spiegarle esaurientemente. Ad ogni modo, diciamo che Humanizzimo è una fusione tra Human kindness e Pianizzimo, cosicché può essere rinominato Go easy with tife (prendi la vita come viene - ndR), o Be careful with that life, Eugene!, o qualcosa del genere. Come esseri umani noi non siamo perfetti: sbagliamo, perdiamo, guardiamo principalmente i nostri interessi, lottiamo, mentiamo, rubiamo le cose, o le persone se necessario, degli altri, violentiamo il pianeta. Siamo dunque il male? No, in realtà non credo. Direi più esattamente che l'uomo moderno non è altro che un Neanderthal addomesticato: mezzo angelo, mezza bestia. Ciò che voglio dire è che occorre tener di conto le buone cose, la parte angelica, perché la parte primitiva è dominante: è così facile, ma porta solo indietro verso i secoli bui. E' quell'educazione infinita chiamata vita; credo che sia l'unica ragione per cui siamo qua, per imparare, ed ecco perché la saggezza è Re!

Cosa c'è nel tuo futuro? Possiamo attenderci un altro album Prog/sinfonico, o pensi di esplorare nuove vie?

Sta per uscire un nuovo album a mio nome, intitolato Back to the world of adventures. Si tratta di rock sinfonico nello stesso stile di The flower king, cosi penso che nessuno rimarrà deluso. In questo momento non vedo la fine del progetto Flower King: siamo un gruppo che suona sia sul CD che dal vivo, divertendosi un mucchio. Ci saranno in futuro ancora dischi in stile sinfonico e sperimentale, forse anche live e video.

Quindi The flower king è stato ben accolto...?

Sì, e visto che è stato così ben accolto e ben recensito dappertutto, non vedo ragioni per un cambiamento, anche perché noi amiamo veramente questo genere di musica da molti anni. E' un vero privilegio avere la possibilità di farlo; grazie a tutti voi che ci avete sostenuto.

Ci sono state delle voci in proposito di una riformazione dei Kaipa...

Sì, abbiamo registrato 10 canzoni ma la cosa non ha funzionato perfettamente,alla fine; ad ogni modo ci saranno un paio di canzoni in un CD sampler realizzato dalla mia etichetta Foxtrot intitolato Vimus. In qualche modo vedremo di continuare questa registrazione prima possibile, magari per vedere la luce nei primi mesi del '96. Ma stiamo anche pianificando un CD dei Kaipa live con la Musea, con del vecchio materiale.

(ecco la domanda-tormentone) Cosa ci puoi dire della scena progressiva svedese?

Veramente non so molto sulle nuove bands, ma conosco alcune produzioni degli ultimi tempi, come Anekdoten, Landberk, Galleon, Masque, Änglagård, Pär Lindh e Manticore. Molto di ciò che ho ascoltato sembra davvero buono, credo che stiano facendo le cose giuste ed anche servire come buon esempio per altri buoni musicisti, visto che qualcuno di loro ha avuto un minimo successo di vendite. Credo che tutti loro stiano assieme da abbastanza tempo da avere la possibilità di sviluppare il loro sound. Vedrò gli Anekdoten dal vivo all'Alt Rock Festival di Göteborg del 30 settembre; noi suoneremo la stessa sera.

Per finire, hai qualcosa da dire ai lettori di Arlequins?

Vorrei cogliere l'opportunità di dire Grazie a tutti coloro che hanno apprezzato The flower king ed i nostri concerti, per tutte le lettere, le belle parole... per favore, non esitate a contattarci di nuovo. Restate sintonizzati, torneremo col nuovo CD tra breve. Bye!

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