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LANDBERK Jessica Attene
 

Presentaci la band in due parole, spiegandoci da dove avete preso il nome della band

La band venne formata nel 1990; facemmo solo qualche concerto come cover band a quel tempo. Suonavamo materiale dei Kebnekajse, Høst e Nature. Simon non faceva parte del gruppo ancora. Alla fine di un concerto Reine spaccò la sua chitarra sulle tastiere, il tastierista lasciò quindi il gruppo e la prima parte della storia dei Landberk giunse al termine. Il nome Landberk è preso da un fiumiciattolo della Svezia settentrionale: io e Reine eravamo soliti andarci una volta l'anno e comporre canzoni con la chitarra acustica. Riuscivamo a rimanere vivi grazie alla nostra fortuna nella pesca. Mentre pescavamo ci infreddolivamo parecchio ed era impossibile pronunciare il nome Landverk; prova a dirlo mentre hai un terribile raffreddore o col naso completamente tappato. Un'altra cosa interessante a proposito di Landverk o Landberk o come vuoi pronunciarlo, è che il nonno di John F. Kennedy e suo fratello costruirono una fattoria in classico stile scozzese. La fattoria Landverk non era grande abbastanza per loro due, così il nonno di John F. prese la sua roba ed emigrò in America. Il resto di questa faccenda puoi trovarla in qualsiasi libro di storia.
Tornando alla storia della band, fin dall'inizio il nucleo del gruppo era costituito da Patric, Reine e me. Poi nell'agosto 1991 incontrammo Simon che ben presto divenne un membro molto importante della famiglia. Dopo il nostro primo disco "Riktigt Äkta" (o "Lonely Land") il nostro batterista originario lasciò il gruppo. Provammo 4 o 5 differenti batteristi ma è stato solo dopo aver incontrato Jonas che abbiamo sentito che Landberk era diventato un gruppo completo.

Puoi parlarci dell'artwork dei vostri album? Come avete scelto le immagini?

Fin dall'uscita di "One Man Tell's Another" abbiamo iniziato a comporre l'album successivo. Per la prima volta molto del materiale è stato messo insieme nella nostra sala prove. Così abbiamo sentito che il progetto "Indian Summer" fosse come una specie di gravidanza. E' piacevole sentire di avere lo stesso feeling che la musica e la copertina si adattano alla perfezione.

Cosa intendete col termine "Indian Summer"? Che tipo di atmosfera volevate creare?

L'estate indiana è un periodo molto drammatico in Svezia: è il periodo in cui l'estate definitivamente muore. L'atmosfera della nostra musica è esattamente la stessa. Non puoi mai fermare il tempo, ti porta costantemente più vicino alla morte (evviva l'ottimismo! - Ndr). Il lato emozionale dei Landberk è sempre stato l'elemento principale. La nascita delle nostre canzoni si è sempre sviluppata in periodi in cui la vita non era molto amichevole con noi. Quel sentimento ha forse qualcosa a che fare col sound dei Landberk, che sia unico o meno. Dolore e sofferenza sono il nostro miglior carburante compositivo.

Il booklet è un po' scarno, non ci sono né ringraziamenti né testi, perché?

La verità è che dopo aver completato il mix finale, la nostra ispirazione era scomparsa. Tutto quello che cercavamo di dire appariva patetico. La nostra musica è talvolta un po' introversa, così perché non fare il booklet nella stessa maniera? Se qualcuno volesse le liriche, non ha altro che scriverci. Altrimenti l'edizione giapponese probabilmente le avrà.

Le nuove canzoni appaiono di più facile ascolto, in quale modo pensi che il vostro sound si sia evoluto?

Sento che tutti i nostri album siano completamente differenti l'uno dall'altro. Fin da quando Jonas si unì a noi, nella primavera del 1993, la musica è divenuta più ritmica. La più grande differenza è che "Indian Summer" è più rilassato degli altri due ed anche più oscuro, ciò che prova che sicuramente non è raccomandato per l'easy-listening.

Quali sono i vostri ascolti?

Il Landberk sound non ha nessuna radice specifica; la ragione è che ognuno di noi ascolta cose completamente differenti. Penso che sia la ragione principale per cui il nostro sound è così speciale. Non si può mai discutere la musica: finisce sempre in una guerra totale. Così quando componiamo ognuno di noi porta il suo tocco personale, e quello è il nostro sound emozionale. Ad esempio: Simon è un ingegnere del suono ed è maggiormente concentrato sulla musica con cui lavora. C'è di rado tempo per altra musica che quella. Jonas è totalmente dedito al Jazz e alla Fusion. A Patric piacciono i classici di ogni tempo, specialmente Beatles e Black Sabbath. Io e Reine siamo i Progsters del gruppo: amiamo Bo Hanssonn, Il Balletto di Bronzo, Caravan, Comus, Museo Rosenbach, Pete Brown, Darius, These Trailsplus e molti e molti altri. Reine è forse più tendente alla psichedelia, io preferisco la musica di atmosfera.

Cosa pensi delle band che hanno suonato con voi al Festival Prog di Stoccolma?

Quel festival è stato un evento fantastico, spero che si ripeta l'anno prossimo. Riguardo ai Flower Kings, abbiamo suonato insieme a Roine e ai suoi ragazzi un paio di volte e cos'altro posso dire se non che Roine è un incredibile chitarrista e continua a comporre del bel rock sinfonico? Ritual: non ho assistito alla loro prestazione ma mi piace molto il loro album. Deus Ex Machina: adoro questi ragazzi (Ciao Bello!!!)! Li abbiamo incontrati a Los Angeles e nel tour dei Landberk in Italia e naturalmente a Stoccolma. Musica incredibile suonata da musicisti fantastici. C'è solo una cosa da criticare: i loro concerti possono talvolta divenire troppo lunghi.

Le due versioni del vostro primo album sono semplicemente l'una la traduzione dell'altra?

Originariamente l'album era uscito in svedese ma per raggiungere un pubblico più ampio abbiamo deciso di fare una versione in inglese. Al tempo in cui scrivemmo le liriche non avevamo idea di farne similari sia in inglese che svedese. Se un giorno avremo di nuovo la possibilità di fare due versioni di un album tradurremo le liriche svedesi in inglese.

Perché ci sono immagini analoghe di persone che fumano sulle cover di Änglagård e Landberk?

Giusto! E' la prima volta che qualcuno arriva a questa conclusione! "Riktigt Äkta", "Hybris", "Jag är Tiden", "One Man Tell's Another", "Dream Dance", tutte le immagini sono prese dalla stessa fonte. L'uomo che ci fornisce le immagini è lo stesso che per primo promosse il Progressive Rock scandinavo fuori dalla Scandinavia alla metà degli anni ottanta.

Il Prog svedese ha caratteristiche diverse da quello degli altri paesi?

Deve avere a che fare con il nostro clima quassù e naturalmente con le tradizioni folcloristiche musicali svedesi. Questa è una cosa interessante riguardo alla musica dei vari posti del mondo. E' spesso piuttosto facile riconoscere da quale paese la musica arriva. Solo per via delle influenze della musica folk locale.

Che possibilità ci sono per i gruppi Prog in Svezia?

Se qualcosa potrebbe essere fatto, dobbiamo farlo noi stessi. Sono lieto che il popolo progressivo sia così creativo qui da noi. Parlando dei media e della politica, non riceviamo alcun aiuto. I media sono solo interessati alla musica mainstream da top-ten. Non credo che abbiano alcuna idea che la musica Progressive esista. I politici e la parte più anziana dei media ha vissuto probabilmente l'era progressive degli anni Settanta e sono stati probabilmente così maltrattati così prendono la loro rivincita cercando di strangolare il movimento progressive di oggi (ma che gente c'è in Svezia? - Ndr) Aspettiamo momenti migliori.

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