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PELL MELL Marburg Bacillus 1972 GER
 

I Pell Mell, sono un ottimo gruppo tedesco autore di "Marburg" nel '72 e di diversi altri lavori negli anni successivi. L'apertura dell'album è affidata agli oltre 8 minuti di "The clown and the queen" e subito si può notare come il principale punto di riferimento della band siano i Gentle Giant: buona tecnica dei musicisti, cambi di tempo e di atmosfera in continuazione, ricerca di vocalizzi particolari. Il secondo brano, "Moldau" ha una partenza più melodica, con ritmiche più rilassate e commoventi note di violino. Nel prosieguo ci sono però continui stacchi che movimentano notevolmente la canzone, sempre col violino in primo piano. Splendido il finale dominato da un flauto dolcissimo. Con "Friend" si ritorna sulle coordinate della prima track: ritmi veloci, tastiere trascinanti, impasti vocali e splendidi innesti chitarristici. Queste caratteristiche e i continui cambi di tempo riportano il termine di paragone col Gigante Gentile. "City monster" mostra ancora in evidenza il violino e si contraddistingue per una fantastica parte finale in cui i toni soffusi di violino, piano e sezione ritmica, lasciano man mano spazio all'organo e ad armonie più accentuate in un crescendo continuo. Si chiude con "Alone", il cui inizio porta quasi alla mente "Black Sabbath" dell'omonimo gruppo, in versione "progressiva" e meno gotica. Ma subito ritornano i connotati fin qui mostrati dal gruppo ed ecco, quindi, di nuovo le affascinanti parti strumentali, col violino ancora protagonista, il tutto condito dalla solita fantasiosa sezione ritmica, i cui cambi di tempo sono evidenti e continui anche in questo brano. Insomma, un disco dall'indubbio fascino, che prende spunto dai Gentle Giant, ma che in più di un momento porta alla mente anche gruppi come Curved Air ed Esperanto.

Peppe Di Spirito

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