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PROGRESIV TM Dreptul de a visa Electrecord 1973 ROM
 

Tra i pochi gruppi progressive rumeni di cui si ha notizia, i Progresiv TM sono da considerarsi tra i migliori. La band vede la luce nel 1972 a Timi?oara col nome di Clasic XX, adottando in seguito il moniker con cui sono passati alla storia e giungendo con questo al debutto nel teatro della propria città nell'aprile del 1973. Nello stesso anno esce "Dreptul de a visa" un album dal sound oscuro e graffiante, caratterizzato da pesanti riff Sabbathiani impreziositi e nobilitati da un delicato e vibrante flauto, suonato dal dinamico Gheorghe Torz. La struttura sonora è quella di uno hard rock blues abbastanza diretto, che ricorda a tratti gli Iron Butterfly, e quasi del tutto privo di tastiere: raramente si può apprezzare qualche nota di pianoforte (come nella delicata "Odata doar vei rasari"), suonato da Mihai Farca? che divide con Hely Moszbrucker il ruolo di batterista. Ben in evidenza il basso di Ilie Stepan, dal suono rude ed elettrico, e la chitarra di Ladislau Herdina che elabora riff semplici nella loro progressione ma tutto sommato penetranti ed efficaci; non mancano inoltre assoli eseguiti con abilità che potrebbero ricordare quelli del rubicondo Leslie West. Il brano meglio riuscito e più avventuroso è senza dubbio la suite conclusiva che dà il nome all'album. La sua durata complessiva sfiora gli undici minuti, ripartiti in due movimenti, il secondo dei quali, "Poetul devenirii noastre", è caratterizzato da ritornelli accattivanti, interpretati dalla voce possente di Harry Coradini, e da una struttura musicale variegata, fantasiosa e delicatamente jazzata, impreziosita da un flauto vibrante suonato con scioltezza. L'album appare in conclusione piuttosto compatto ed uniforme ma apprezzabile in quanto a qualità sonora e stile, considerando soprattutto il panorama artistico dell'epoca in Romania. Non riesce sicuramente ad impressionare più di tanto gli attuali ascoltatori ma si tratta di un lavoro sicuramente gradevole e discretamente realizzato che potrebbe valere la pena di ascoltare, se non altro come testimonianza storica. Il gruppo ha realizzato, oltre a questo, un solo altro album nel 1977, "Puterea Muzicii", in cui compaiono soltanto due elementi della vecchia formazione, Corradini e Herdina, e che risulta inferiore al suo predecessore.

Jessica Attene

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