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MODRY EFEKT 33 Supraphon 1981 CZE
 

All'interno del panorama progressivo dell'Europa orientale, uno dei gruppi maggiormente stimati dal pubblico specializzato è senza dubbio quello dei MODRY EFEKT (o M. EFEKT). Pregevolissima è infatti la discografia di questo dotato ensemble cecoslovacco, la quale annovera - a mio modesto parere - due album di assoluto valore internazionale quali "Svet hledacu" (1979) e "33" (1981). Stampato su etichetta Supraphon e corredato di un'ottima copertina, "33" si segnala all'ascoltatore sia per un accentuato rigore formale sia per una perizia esecutiva sicuramente degna di nota, caratteristiche peraltro molto comuni fra le formazioni dell'Est europeo (cfr. i mai troppo lodati KORNELYANS oppure gli ungheresi EAST).
Tornando ai MODRY EFEKT di "33" le influenze maggiori sono da ricercarsi - e non è cosa da poco - nei RUSH "progressivi" di "Farewell to Kings" e "Hemispheres", nonché nei SAGA degli esordi, formazione quest'ultima ben conosciuta nei paesi ex-comunisti, così come testimonia il loro live album dell'82, "In transit". In questo caso però tali influenze sono mitigate - come già accennato -da una sensibilità compositiva e da un'attitudine sinfonica veramente inusitate, doti queste che permetteranno anche ai puristi del progressive di apprezzare appieno la musica del valente trio boemo. Il Geddy LEE della situazione è il bassista-tastierista-cantante Lesek SEMELKA, abile soprattutto nel creare un tappeto sonoro ideale (massiccio l'uso del moog) per le evoluzioni strumentali del virtuoso chitarrista Radim HLADIK. Dei quattro brani che compongono la raccolta - tutti comunque ad alto livello - le mie preferenze vanno al lungo brano d'apertura (vi risparmio i titoli in lingua madre), dove la chitarra di HLADIK alterna aperture sinfoniche ad incisivi assoli, ed alla crepuscolare suite che conclude l'album, veramente splendida nel suo incedere.
In conclusione, se nella vostra discoteca progressive sono del tutto assenti le formazioni dell'Europa dell'Est i MODRY EFEKT rappresentano una buona occasione per rompere definitivamente il ghiaccio.

Massimo Costa

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