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LIVING FORCE Living force Atlantic 1977 NZE
 

Le origini di questa band risalgono al 1973, epoca in cui chitarristi Harvey Mann ed Eddie Hansen strinsero amicizia dopo lo scioglimento dei rispettivi gruppi: gli Space Farm e i Ticket. I due amici si trasferirono, con il batterista Glen Absolum, in un appartamento di Auckland ed iniziarono a suonare insieme. Prima del debutto discografico, Harvey e gli altri si unirono a una serie di gruppi fra cui Rock Squad, Band of Light e Sky Pilot. I Living Force veri e propri arrivano soltanto nel 1975, allorché si unirono alla combriccola il bassista Gary Clarke dei Carson, il chitarrista Murrey Partridge dei Freshwater (che poi abbandoneranno la band) ed il tastierista Ivan Thompson dei noti Dragon (che poi sarà sostituito da John Pepper). La scena del debutto era un piccolo club di Auckland: il Maurice Greer.

Soltanto nel 1977 giunge il debutto discografico dal quale fu estratto il singolo "Jaya/Matter Monster" per la Atlantic. L'album cattura quindi la vita di una realtà dinamica in movimento, assoggettata a numerose variazioni. La musica stessa appare viva e ricca di energia esplosiva. L'approccio è live oriented, sanguigno e spontaneo. Si tratta di uno hard rock con venature blues e Progressive, dominato dalle chitarre di Mann e Hansen che, alternandosi in assoli e parti ritmiche, intrecciano sequenze mozzafiato. Lo stile ricorda quello di Santana, con lunghe fughe e tempi un po' esotici che poggiano su una sessione ritmica sinuosa e pulsante. La voce di Matt, il cantante e chitarrista che si è inserito in questo debutto, è calda e possente. Ai momenti più concitati si innestano passaggi sensuali e rilasciati, spesso sottolineati dalle chitarre instancabili dell'affiatato duo. Molto avvolgente in tal senso è la lenta e passionale "Only You" con chitarre acustiche che non rinunciano a lunghi assoli, accompagnate da un pianoforte intrigante. Le tastiere sono usate come un valido accessorio, sempre presenti sullo sfondo, non si sganciano mai dal potere dominante delle 6 corde; queste contribuiscono comunque a rendere l'atmosfera ipnotica e carica di emotività. Fra gli episodi più interessanti il centrale brano strumentale "Sweet Inspiration": una lunga cavalcata dalla ritmica travolgente con uno Hammond irrequieto e percussioni tribali che si alternano a motivi orientaleggianti con una chitarra pizzicata come se fosse un Sitar. Il brano si sviluppa in crescendo e purtroppo finisce sfumando in dissolvenza dopo un'estensione di appena 3 minuti e mezzo; la lunghezza dei brani in effetti non si spinge mai oltre i 5 minuti.

L'incisione in esame non avrà seguito in quanto, dopo aver registrato, a San Francisco, del nuovo materiale per un secondo album nel 1978, con l'ingegnere del suono di Santana, Glen Kalatin, la band si sciolse. Mann ed Absolum formarono quindi gli Appaloosa.

Jessica Attene

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