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TIRELLI, ARMANDO El profeta SEM 1978 URU
 

Dopo gli Psiglo... altra leggenda del rock uruguagio. Armando Tirelli si occupa delle tastiere e del cantato in quest'album, oltre ovviamente l'aver scritto le musiche, mentre il tema su cui è basato il concept di "El profeta" è l'omonimo libro di Khalil Gibran. Pensate a "Trespass" dei Genesis senza le parti più dure e movimentate ed avrete una prima idea del contenuto di questo disco. A volte si tratta quasi di musica pastorale, o comunque placida e sognante, con belle melodie e atmosfere molto belle. Il difetto sta, come accennavo in precedenza, nell'eccessiva prolungazione di tali atmosfere, con qualche spunto strumentale che rappresenta però l'eccezione di questi 45 minuti. Il cantato sovente è a due voci (è presente anche un narratore), ma l'album è essenzialmente strumentale, ed i momenti migliori sono forse rappresentati dalle armonie di tastiere cui si lascia a tratti andare Armando. Abbastanza elementare il contributo della chitarra, anche negli assoli, e la batteria stessa prende un attimo il sopravvento in uno degli ultimi brani, riscattando in parte una prestazione senz'infamia e senza lode. L'album nel suo complesso è piuttosto bello, anche se un po' melenso...

Alberto Nucci

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