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ARAUJO, MARCO ANTÔNIO Leonardo Nahoum
 

Mia moglie una volta disse: "quest'uomo componeva musica per gli dei!". Lei è appassionata sia di musica colta che di progressive ed è (come avrete capito) una ragazza molto sensibile. L'uomo di cui parlava nacque a Belo Horizonte, Brasile, il 28 agosto 1949. ed è morto il 6 gennaio 1986 solo un giorno prima i festeggiamenti per il "Miglior strumentista dell'anno", sponsorizzati dalla rivista Veja, la cui diffusione conta centinaia di migliaia di copie. Nel frattempo, quasi trentaseienne. era giunto a realizzare 4 straordinari LP che lo identificano, senza tema di smentita, come il più grande talento del rock progressivo brasiliano. Dal momento che conosco le difficoltà ad entrare in contatto con il prog sudamericano in generale, e anche che i più accaniti fans del progressive non hanno spesso sentito di parlare di M.A. Araujo. ho pensato che sarei stato di grande aiuto con un articolo, dedicato alla sua memoria, che trattasse dei suoi lavori. C'è un motivo in più: i suoi quattro LP sono stati appena ristampati su CD dall'etichetta brasiliana Progressive Rock Worldwide con tre eccellenti bonus track in ciascuno. I libretti sono grandi, pieni di foto inedite e completi di storia dettagliata sull'uomo e la band (GRUPO MANTRA) che lo ha accompagnato negli spettacoli e nelle incisioni (con l'eccezione di "Entre um silêncio e outro"). Il recupero delle bonus tracks, datate 1978-1980, il che significa prima dell'LP d'esordio, è stato realizzato da Alexandre Araujo (chitarra del GRUPO MANTRA e fratello di M.Antonio).
Possiamo dire che M.A.Araujo iniziò la sua carriera dopo un periodo di due anni passato a Londra, dove potè conoscere alcuni grandi (e popolari) musicisti brasiliani a quel tempo in esilio politico (Gilberto Gil e Caetano Veloso). Là vide anche Pink Floyd, Deep Purple, Led Zeppelin, Genesis, Supertramp... Improvvisamente, ascoltare la musica non fu più per lui sufficiente. Ritornò in Brasile iniziò a studiare chitarra classica. Questo suo aspetto, la passione per la musica colta permeerà i suoi lavori (sarebbe stato anche musicista per la Symphonic Orquestra of Minas Gerais, dove avrebbe avuto come collega anche Marcus Viana dei Sagrado). Ma M.A. Araujo era anche appassionato di rock music (Beatles e Stones in principio, poi musicisti prog...) e questo, assieme con un gusto per la ricerca della musica del proprio paese d'origine, definì il suo stile, un misto di (solo strumentale) musica barocca e colta, parti classiche di flauto-cello-chitarra e di atmosfere decisamente progressive con chitarre elettriche, tastiere, batteria e carattere! Le melodie sono sempre superbe (ricordate cosa disse mia moglie...) e sanno essere molto sottili. Dal momento che non possiamo evitare confronti penso che voi ragazzi che apprezzate la bellezza della musica, ad esempio, della band olandese FLAIRCK (quei delicati passaggi di flauto e cello seguiti da esplosioni di energia) capirete il genere di cui sto parlando. Jacques Morelembaum (A BARCA DO SOL) suona il cello in alcuni dei suoi album.
Una cosa che non capisco circa le ristampe su CD è che queste hanno tutte le canzoni degli Lp mescolate, il che vuol dire che non sono nello stesso ordine degli LP originali, pur non essendo confuse con le bonus-tracks, che sono sempre all'inizio o alla fine della scaletta. Il motivo non è spiegato nei libretti, così presumo che sia un'idea del fratello di M. Antônio. Niente di cui preoccuparsi, comunque.

Ed ora due parole su ciascuna ristampa:

Influências (1981)
Il suo primo disco; il libretto riporta che fu inciso alla fine del 1980, sebbene il mio LP indichi la data del 1981. E' una buona scelta per chi deve cominciare a conoscere Araujo, dal momento che esso propone un prog assai buono; una grande band suona chitarra, batteria, (poche) tastiere e molto flauto (a voi maniaci dei JETHRO TULL dovrebbe piacere!). Le prime due bonus-track sono delicati pezzi acustici (piano, chitarra...); con qualche influenza spagnola, molto belle. "Floydiana II" (la terza bonus-track) è un grande brano progressivo, leggermente differente rispetto alla versione ufficiale presente sul secondo LP.

Quando a sorte te soita um cisne na noite (1982)
"Quando a sorte..." è leggermente meno pomposo, con ancora molto flauto, piano, assoli di chitarra ed anche un po' di harpsichord. E' evidente come il flauto giochi (come nei FLAIRCK) un importante ruolo nelle composizioni di Araujo. Yeah... Questo è un po' più lirico, ancora progressive, ma un po' meno rock (eccetto che per "Floydiana" - 7'10" - e "Pop music" - 10'30" senza un grammo di pop - due grandi brani progressive). Le tracce bonus "Illustrações" e "Sonata..." sono molto più classicheggianti, quasi colte (cello, oboe...). "Cavaleiro + Trilha..." è molto acustica ma ha un feeling molto sperimentale. Comunque molto interessante.

Entre um silêncio e outro (1983)
Questo terzo album non è stato realizzato con il GRUPO MANTRA (Araujo invitò altri musicisti tra i quali Jacques Morelembaum) ed è il suo più colto e meno rockeggiante. Esso è composto di due lunghe suite ("Fantasia n.2 -Romance" e "Fantasia n.3 - Folhas mortas"). Le bonus-tracks sono molto dinamiche, ben eseguite, e molto molto sinfoniche. Due di esse, "Abertura n.2" e "Cantares II" sono differenti versioni di brani già conosciuti.

Lucas (1984)
Contrariamente alle comuni credenze, questo ultimo LP è probabilmente il migliore (assieme a "Influências") per il prog-fan medio. Molto potente, molto progressivo, molto sinfonico... Wow! Le tracce bonus sono, come al solito, grandi. Molto acustiche e liriche. Una di esse, "3rd Gymnopédie", è una versione con cello di un pezzo di Satie. E, ad ogni modo, "Lucas" è il nome del figlio di M.Antônio (che ebbe anche una figlia un anno più tardi). Bene, è tutto. Vorrei soltanto raccomandare di non lasciarvi sfuggire questi quattro grandi CD e ribadire che per me M.A. Araujo è il più grande artista progressive che il Brasile abbia mai avuto. Così, se vi fidate di me, non esitate a farli vostri!

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